CHI SIAMO

CAVRIAGO COMUNE è un MOVIMENTO CIVICO E DI SINISTRA che trova radici nelle tradizioni migliori della nostra comunità: PACE, DEMOCRAZIA, ANTIFASCISMO, LAICITA', PIENO RICONOSCIMENTO NELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

mercoledì 24 marzo 2010

MBFG: in Italia i lavoratori perdono tutto, i padroni non pagano mai

Mentre le sorti delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo Mariella Burani Fashion Group sono appese ad un filo, apprendiamo dai giornali che la famiglia Burani, che deteneva il controllo delle società del gruppo, già da tempo si preoccupava di mettere in salvo quei beni necessari a condurre un'agiata e comoda vita futura alla faccia dei dipendenti. Se questo corrispondesse al vero significa che i Burani, mentre raccontavano che avrebbero versato i 60 milioni di euro necessari a salvare il gruppo, milioni che nessuno ha mai visto, si preoccupavano invece di mettere al riparo i loro beni personali: ville e superville, appartamenti, case. E questo solo per quanto riguarda gli immobili. Dei beni mobili non si sa nulla.
Si tratta di beni che non potranno essere loro sequestrati per far fronte al risanamento del gruppo, in quanto ora a disposizione della sola famiglia e non delle società che hanno portato sull'orlo della bancarotta con il loro operato. Con questo loro gesto hanno dimostrato ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, la loro malafede. Ci auguriamo che la magistratura trovi in queste operazioni, certamente indecenti sotto il profilo etico e morale, anche scorrettezze punibili sotto il profilo giuridico.

venerdì 19 marzo 2010

MBFG: DELMONTE SEMPRE DALLA PARTE SBAGLIATA


Esprimiamo soddisfazione per la decisione del Tribunale di Reggio di dichiarare lo stato di insolvenza di “Mariella Burani Fashion Group” e di avviare così la procedura per l’amministrazione straordinaria. Del resto avevamo sostenuto questa posizione anche nel Consiglio comunale straordinario dello scorso 15 febbraio perché ritenevamo che gli obiettivi principali da perseguire - cioè la salvaguardia dei posti di lavoro e la continuità produttiva - potessero essere raggiunti solo attraverso la formulazione di un nuovo piano industriale realizzato e governato da un commissario esterno, escludendo la presenza della famiglia Burani dalla proprietà. Proprietà che, attraverso le scriteriate operazioni finanziarie di questi anni, è l’unica e vera responsabile di questa situazione. È importante sottolineare questo aspetto perché pare che questa questione non sia ancora stata digerita da tutti, soprattutto dal nostro Sindaco. Anche ieri infatti Delmonte, appresa la decisione del Tribunale di Reggio, ha preso una posizione piuttosto stravagante esprimendo la propria delusione “rispetto alla chiusura di ogni possibilità che la famiglia Burani continui l’attività che ha fatto per 40 e passa anni dando lustro al nostro paese”. Pensavamo che dopo la figuraccia fatta nel Consiglio comunale del mese scorso dedicato alla crisi di MBFG - durante il quale il nostro primo cittadino si era già pubblicamente espresso a favore della famiglia Burani, lasciando sbigottite le lavoratrici e i lavoratori del gruppo presenti in sala - il Sindaco avesse finalmente cambiato parere sull’intera vicenda, specie alla luce di quanto successo subito dopo. Prendiamo atto che purtroppo non è così.
Condividiamo invece pienamente quanto dichiarato ieri dalla Filctem-Cgil in merito alla salvaguardia, oltre che dei posti di lavoro, anche dei siti produttivi di MBFG. Per questo motivo abbiamo presentato ieri sera un ordine del giorno in Consiglio comunale relativo al mantenimento della destinazione urbanistica dell'area produttiva sulla quale insistono gli stabilimenti di MBFG. Purtroppo - incredibilmente, visto che odg analoghi in situazioni di crisi industriali vengono abitualmente deliberati all’unanimità dagli enti che hanno competenza diretta in materia urbanistica, cioè dai Comuni - la nostra proposta è stata bocciata dalla maggioranza. Una bocciatura molto grave, che deve far riflettere.

martedì 9 marzo 2010

L’AZIENDA SPECIALE “CAVRIAGOINFANZIA” È FUORILEGGE?

L’azienda speciale “CavriagoInfanzia” è fuorilegge? Sulla base di diverse deliberazioni delle sezioni regionali della Corte dei Conti sembrerebbe proprio di sì.
Facciamo un passo indietro. Circa due anni fa l’Amministrazione del Comune di Cavriago decise di costituire un’azienda speciale per la gestione delle scuole comunali; conseguentemente a questa scelta tutto il personale che operava all’interno del Nido, delle Scuole dell’Infanzia e dei relativi uffici amministrativi venne assegnato a “comando” (per un tempo indefinito!) alla nuova azienda. Stiamo parlando di 31 lavoratrici e lavoratori. Recentemente la Corte dei Conti della Lombardia, analizzando due situazioni analoghe, ha deliberato che “il ricorso agli istituti del distacco o comando del personale dipendente costituisce violazione dell’art. 3 comma 30 della L. 244/07”. Per la Corte dei Conti, cioè per l’organo dello Stato competente in materia di controllo delle entrate e delle spese pubbliche, il Comune di Cavriago avrebbe quindi compiuto un’operazione illegittima, fuori dalla legge.
Ma non è finita. In questi due anni sono state assunte dall’azienda speciale, direttamente, più di 10 persone; tali spese però sono state contabilizzate solo all’interno del bilancio dell’azienda e non nelle spese complessive del personale del Comune. Su una questione simile si è pochi giorni fa espressa la Corte dei Conti dell’Emilia Romagna, su sollecitazione del Comune di Gattatico, la quale ha deliberato che: “le spese di personale sostenute da tutti i soggetti esterni, variamente denominati, comunque facenti capo all’ente (comprese quindi le aziende speciali) debbano essere riferite all’ente suddetto”. Anche in questo caso quindi il Comune di Cavriago avrebbe commesso un’operazione illegittima.
A questo punto cosa farà l’Amministrazione del Comune di Cavriago? Facciamo finta di niente o cerchiamo di sanare questa situazione che vede conti pubblici e 31 lavoratrici e lavoratori del Comune in una situazione (a detta della Corte dei Conti) fuori dalla legge? Una prima opportunità vogliamo fornirla noi: nel prossimo Consiglio comunale, il 18 marzo, presenteremo una mozione dove chiederemo al Consiglio di impegnare il Sindaco Vincenzo Delmonte (in quanto il Sindaco è l’unico soggetto competente per poterlo fare) a richiedere un parere di legittimità alla Corte dei Conti sulle situazioni suddette in modo, eventualmente, di correggerle tempestivamente e riportarle così in una condizione di legittimità.