CHI SIAMO

CAVRIAGO COMUNE è un MOVIMENTO CIVICO E DI SINISTRA che trova radici nelle tradizioni migliori della nostra comunità: PACE, DEMOCRAZIA, ANTIFASCISMO, LAICITA', PIENO RICONOSCIMENTO NELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

lunedì 28 giugno 2010

ACQUA E DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO: APPROVATI IN CONSIGLIO COMUNALE DUE ODG DI “CAVRIAGO COMUNE”

Nel Consiglio comunale di venerdì scorso sono stati approvati due importanti ordini del giorno proposti dalla lista civica “Cavriago Comune”.

Il primo aveva come oggetto il sostegno alla campagna referendaria “L’acqua non si vende” che tanto successo sta riscontrando in tutto il territorio nazionale (oltre 1.000.000 di firme raccolte in poco più di due mesi a favore della ripubblicizzazione dell’acqua e per fare uscire definitivamente i “privati” dalla sua gestione). Il testo è stato approvato per due voti (il nostro e quello della lista “Futuro per Cavriago”) a uno (PDL-Lega); la maggioranza (PD, IDV e socialisti) si è astenuta.

Attraverso il secondo odg il Consiglio comunale ha invece espresso il proprio sostegno alla FIOM-CGIL per la sua proposta di legge di iniziativa popolare (che ha già raccolto centinaia di migliaia di firme) "Regole democratiche sulle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro, la rappresentatività delle organizzazioni sindacali e il referendum per l’efficacia dei contratti collettivi di lavoro". In questa occasione il testo è stato approvato anche grazie ai voti della maggioranza.

A nostro avviso la vera alternativa si costruisce proprio così. Una cultura politica basata sulla tutela dei beni comuni (lavoro, acqua, democrazia), la chiarezza della “parte da scegliere e sostenere” (dalla parte dei lavoratori e dei loro diritti; dalla parte del “pubblico” e non del profitto) e il coinvolgimento diretto, senza mediazioni, dei soggetti interessati, possono ridare credibilità alla politica e, soprattutto, ad una nuova sinistra, sempre più necessaria al nostro malandato Paese.

martedì 8 giugno 2010

Risposta ai dipendenti del Comune di Cavriago

Riportiamo qui sotto la nostra risposta alla "Lettera in difesa del pubblico" inviataci venerdì scorso dai dipendenti del Comune di Cavriago.

C.A. dipendenti e collaboratori
del Comune di Cavriago e dell’Azienda Speciale “CavriagoInfanzia”
firmatari della “Lettera in difesa del pubblico”

Carissime e carissimi,
innanzitutto, per quello che può valere, volevamo esprimervi il nostro consenso per la vostra bella e significativa “uscita pubblica”. Nel tempo della “solitudine dei conflitti” - dove molti soggetti individuali non trovano (e in alcuni casi non cercano) una dimensione collettiva per rivendicare le proprie istanze e i propri diritti - riteniamo davvero significativo che larga parte di una comunità lavorativa come la vostra esterni pubblicamente il proprio pensiero con l’intenzione, auspichiamo, di avviare un’interlocuzione su determinati temi con la comunità cittadina per la quale operano e lavorano.
Nel merito condividiamo praticamente tutto quello che avete scritto nella lettera, in particolare la parte di “analisi” sul macro tema “pubblico-privato”. Per molti di noi che provengono da esperienze di movimenti e soggettività politiche che nell’ultimo decennio hanno concentrato larghissima parte dei loro sforzi e delle loro battaglie per contrastare questa globalizzazione e questo neoliberismo, la vostra lettera rappresenta davvero una boccata d’ossigeno. È da Genova 2001 che sosteniamo che questo modello di globalizzazione incentrato sul capitale finanziario e industriale avrebbe drasticamente ridotto il potere delle istituzioni nazionali e locali provocando lo strapotere delle dottrine e delle politiche del mercato, l’incremento delle ineguaglianze anche attraverso lo smantellamento del welfare, la frammentazione del lavoro, la privatizzazione dei beni comuni e la devastazione ambientale, la creazione di una nuova tipologia di schiavismo (migranti) funzionale a sostenere questo capitalismo. E quindi, ripetiamo, siamo davvero felici che anche voi nella vostra lettera esprimiate una forte critica a questa ideologia privatizzatrice e depredatrice che in questi anni ha provocato e alimentato drammatiche ingiustizie e iniquità sociali. La vostra lettera ci dice che avevamo ragione; per noi rappresenta un ulteriore stimolo a continuare le nostre battaglie, a partire da quella contro la privatizzazione dell’acqua (per la quale abbiamo già raccolto centinaia di firme tra i cavriaghesi per i referendum).
Più su Cavriago e sui nostri servizi. Richiamando anche quanto abbiamo espresso poco sopra, siamo d’accordissimo con voi sul fatto che non è possibile parlare solo di “contenitori organizzativi” e non di “contenuti” quando si tratta il tema dell’organizzazione dei servizi. A nostro avviso però per parlare di contenuti occorre avere ben chiaro da dove si parte, cioè da quale base culturale declinare e attivare le scelte politiche (più organizzative) per il bene della nostra comunità. In poche righe purtroppo non è possibile sintetizzare la nostra “base”, pensiamo però di aver fornito poco sopra qualche indicazione generale su come la pensiamo rispetto al tema “pubblico-privato”.
Sarebbe bello e utile per la nostra comunità che la vostra lettera rappresentasse l’inizio di un percorso dove tutti (lavoratori dei servizi, singoli cittadini, associazioni, forze politiche, organizzazioni sindacali, ecc.) potessero confrontarsi sul futuro dei nostri servizi pubblici a partire da quale “base culturale” riconoscere come riferimento per le scelte organizzative da adottare. È tanto tempo che non si mette in atto un’operazione di questo tipo, forse anche questo ha contribuito a produrre la difficile situazione nella quale ci troviamo. Per noi “pubblico” non ha solo significati organizzativi e/o gestionali, ma “pubblici” - cioè “collettivi” - devono anche essere i processi decisionali che portano ad assumere decisioni, appunto, per il “pubblico”. Per noi la partecipazione dei cittadini è la base del “pubblico”.
Non abbiamo trattato il tema del vostro lavoro (attaccato e devastato da Brunetta e da campagne mediatiche indecenti; vi esprimiamo qui la nostra solidarietà, ben consci degli sforzi che fate per garantire l’alta qualità dei nostri servizi) perché abbiamo interpretato la vostra lettera non come una semplice rivendicazione di categoria, ma come una cosa con un significato più alto: una sorta di appello alla nostra comunità su tutti i temi che abbiamo provato a condensare in questa breve risposta.
Grazie ancora.

Cavriago, 7 giugno 2010

Lista civica "Cavriago Comune"