CHI SIAMO

CAVRIAGO COMUNE è un MOVIMENTO CIVICO E DI SINISTRA che trova radici nelle tradizioni migliori della nostra comunità: PACE, DEMOCRAZIA, ANTIFASCISMO, LAICITA', PIENO RICONOSCIMENTO NELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

giovedì 30 giugno 2011

GENOVA 2001-2011 LORO LA CRISI NOI LA SPERANZA

GENOVA 2001-2011 
LORO LA CRISI NOI LA SPERANZA 

MARTEDI 12 LUGLIO ORE 21.30

sotto i PORTICI della BIBLIOTECA COMUNALE,
in PIAZZA ZANTI A CAVRIAGO

PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO "G-Gate" di Franco Fracassi e Massimo Lauria
A seguire incontro con DON ALESSANDRO SANTORO della Comunità Le Piagge di Firenze


in collaborazione con la Cantina Garibaldi


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Dieci anni fa centinaia di migliaia di persone, giovani e adulti, donne ed uomini, di tutto il mondo si diedero appuntamento a Genova per denunciare i pericoli della globalizzazione neoliberista e per contestare i potenti del G8, intenti a convincere il mondo che trasformare tutto in merce avrebbe prodotto benessere per tutti. 
Le persone che manifestavano a Genova erano parte di un grande movimento “per un mondo diverso possibile” diffuso in tutto il pianeta. Era nato a Seattle nel 1999 con una grande alleanza fra sindacati e movimenti sociali, e ancor prima nelle selve del Chiapas messicano. Nel gennaio 2001 si era incontrato nel grande Forum Sociale Mondiale a Porto Alegre in Brasile che aveva riunito la società civile, i movimenti, le organizzazioni democratiche di tutto il mondo.
Quel movimento diceva – e ancora oggi dice – che la religione del mercato senza regole avrebbe portato al mondo più ingiustizie, più sfruttamento, più guerre, più violenza. Che avrebbe distrutto la natura, messo a rischio la possibilità di convivenza e persino la vita nel pianeta. Che non ci sarebbe stata più ricchezza per tutti ma, piuttosto, nuovi muri, fisici e culturali, tra i nord ed i sud del mondo. Non la pacificazione, conseguenza della “fine della storia”, ma lo “scontro di civiltà”. 
Avevamo ragione, e i fatti lo hanno ampiamente confermato. Ora lo sanno tutti. Ma dieci anni fa, per aver detto solo la verità, venimmo repressi in maniera brutale e spietata.
La città di Genova fu violentata fisicamente e moralmente. Le regole di una democrazia, che sempre prevede la possibilità del dissenso e della protesta, vennero sospese e calpestate. Un ragazzo fu ucciso. Migliaia vennero percossi, feriti, arrestati, torturati. Eravamo le vittime, ma per anni hanno tentato di farci passare per i colpevoli.
Oggi, le ragioni di allora sono ancora più evidenti. Una minoranza di avidi privilegiati pare aver dichiarato una guerra totale al resto dell’umanità e all’intera madre Terra. Dopo aver creato una crisi mondiale mai vista cercano ancora di approfittarne, rapinando a più non posso le ultime risorse naturali disponibili e distruggendo i diritti e le garanzie sociali messe a protezione del resto dell’umanità in due secoli di lotte.
E’ un progetto distruttivo: ha prodotto la guerra globale permanente, l’attacco totale ai diritti (al lavoro e del lavoro, alla salute, all’istruzione, alla libertà di movimento, alle differenze culturali e di genere nonché alle scelte sessuali), la rapina dei beni comuni, la distruzione dell’ambiente, il cambiamento climatico e il saccheggio dei territori.
Ormai è chiaro a tanti e tante, a molti più di quanti erano a Genova dieci anni fa, che solo cambiando radicalmente direzione si può dare all’umanità una speranza di futuro, impedendo la catastrofe che i poteri dominanti, sia pure in crisi, stanno continuando a preparare.
Proponiamo a tutte/i coloro che da quei giorni non hanno mai smesso di portare avanti le ragioni di allora e a tutte/i coloro che, pur non avendo avuto la possibilità di partecipare a quelle elaborazioni, ogni giorno costruiscono elementi di un mondo diverso con le loro lotte, le loro rivendicazioni, le loro pratiche, di costruire insieme da oggi le condizioni per incontrarsi a Genova nel luglio del 2011, per tessere reti più forti di resistenza, di solidarietà, di costruzione di alternativa alla barbarie e di speranza.
Viviamo in un mondo che continua a non piacerci, un mondo che continua ad avere tutte le caratteristiche che abbiamo fortemente denunciato 10 anni fa, se possibile ancora più accentuate, attraversato da profonde crisi etiche, morali, democratiche che aggravano e rendono più pericolosa la crisi economica e finanziaria. Ma, allo stesso tempo, viviamo anche in un mondo che, a partire dal nuovo protagonismo dei popoli dell’America Latina, esprime un forte sentimento di cambiamento.
Ripensare, recuperare, allargare ed aggiornare lo “spirito di Genova” che ha segnato una generazione può aiutare. Non a guardare indietro, a quella che ormai è storia, ma a guardare avanti, al futuro che abbiamo tutti e tutte la responsabilità di costruire.

lunedì 27 giugno 2011

Bilancio Cavriago 2011, i cittadini decidano

Durante la discussione del bilancio di previsione che si è svolta mercoledì scorso il Consiglio comunale ha approvato un nostro emendamento che prevede, entro la fine del 2011, l’attivazione di un progetto finalizzato a coinvolgere direttamente i cittadini cavriaghesi in merito alla futura destinazione degli spazi che attualmente ospitano la biblioteca comunale.

Nei prossimi mesi infatti (settembre 2011) verrà inaugurato il “Multiplo”, si pone quindi il tema relativo all’utilizzo dell’attuale sede del Centro culturale. Considerata la sua posizione strategica (piazza Zanti) e la sua valenza storica e simbolica (ex Palazzo del Municipio), riteniamo molto importante il fatto che tale struttura rimanga “aperta” ai cittadini e “vissuta” dai cittadini. Per questo motivo era ed è assolutamente necessario che siano i cittadini stessi a decidere e a definire le attività da accogliere nei suddetti spazi.

È da anni che chiediamo un maggior coinvolgimento e una maggiore partecipazione della cittadinanza ai processi decisionali. L’approvazione della nostra proposta può rappresentare davvero una bella occasione per tutti, soprattutto per la democrazia locale.

martedì 14 giugno 2011

E' SUCCESSO!!!

Qui sotto il volantino del comitato cavriaghese sui 4 SI' ai referendum di domenica e lunedì scorsi