L’intervista rilasciata ieri da
Vincenzo Delmonte al Resto del Carlino (foto sopra) capovolge interamente quanto il sindaco
stesso aveva dichiarato solo pochi giorni prima sulla vicenda Pratonera. Lo
scorso 24 gennaio Delmonte infatti, dopo che i sottoscritti avevano reso
pubblica la questione, dichiarava che la responsabilità in merito alla mancata
realizzazione delle opere pubbliche derivanti dalla cementificazione di
Pratonera era da attribuire alla crisi economica: “Qualcuno svegli i
consiglieri Farella e Ficarelli” scriveva il sindaco in un comunicato stampa “non
si sono accorti evidentemente di quanto è successo in Italia, e a Cavriago,
negli ultimi due anni e, tra l’altro, della crisi dell’edilizia, che è
sotto gli occhi di tutti (per chi li ha aperti)”.
Nell’intervista di ieri Delmonte
attribuisce invece tutta la responsabilità del mancato rispetto delle scadenze
relative alla realizzazione delle opere (parcheggio, ampliamento del Parco del
Rio, progetto “Dopo di Noi”, ristrutturazione e l’ampliamento delle scuole
elementari Rodari, ristrutturazione ex Macello comunale) agli uffici del Comune
di Cavriago. In sostanza scarica sui funzionari del Comune la responsabilità di
questa situazione assolvendo completamente l’impresa che, secondo gli accordi
sottoscritti, avrebbe dovuto realizzare diverse opere già da alcuni anni.
A questo punto una domanda sorge
spontanea: ma se anche in questo caso la colpa (così come era stato per la
vicenda del parco pubblico di Piazza Lenin, in ritardo di sette anni) è davvero
dei funzionari comunali, perché questi sono ancora al loro posto? Perché il
sindaco non attribuisce diversamente ruoli e responsabilità all’interno della
struttura dell’ente? Perché non adotta misure organizzative in grado di
tutelare meglio i propri cittadini?
Ora, anche alla luce della nuova
giravolta del sindaco, noi non crediamo assolutamente che le colpe siano da
imputare ai dipendenti comunali. Scaricare le colpe sul soggetto più debole e
indicarlo sulla pubblica piazza come capro espiatorio è una pratica pessima,
vecchia come il mondo. La responsabilità qui è tutta politica ed è figlia di
una stagione urbanistica, quella di Delmonte, dove l’interesse pubblico è stato
completamente piegato all’interesse privato. A Cavriago ogni accordo o
contratto sottoscritto con il Comune può diventare, per sola e insindacabile
decisione del sindaco e della giunta, carta straccia. E a rimetterci è sempre
l’interesse pubblico, mai quello privato.
A differenza di quanto dichiarato
ieri da Delmonte noi non inseguiamo titoli sui giornali, cerchiamo solo di fare
il nostro lavoro di consiglieri comunali avendo a cuore un solo interesse,
quello della collettività. Nei prossimi giorni porteremo la questione
all’attenzione degli organi giurisdizionali competenti, in modo che le
eventuali responsabilità vengano accertate da chi di dovere.
Luca Ficarelli e Davide Farella