Qualche settimana fa abbiamo
presentato un’interrogazione in merito allo smantellamento della storica ciminiera dell’ex Cremeria, operazione avvenuta nel mese di febbraio a seguito
delle scosse di terremoto del 25 e 27 gennaio scorsi. Ieri abbiamo ricevuto la
risposta da parte del sindaco (qui sotto) e presenta contorni davvero preoccupanti.
Delmonte conferma per la prima
volta che la crepa che ha determinato la decisione di demolire la ciminiera era
presente nella struttura fin dal 2001. Il sindaco conferma che per mettere in
sicurezza la ciminiera (così come altre strutture del complesso ex Cremeria) era
stato concesso dalla regione uno specifico finanziamento, ma che questo non è
stato utilizzato per consolidare la ciminiera perché alcuni “imprevisti” (non
specificati) hanno dirottato l’utilizzo dell’intero finanziamento su altre
strutture del complesso Cremeria. Delmonte conferma che in questi undici anni
non si sono realizzati interventi di consolidamento “in quanto si è ritenuto
che non fossero prioritari”. In ultimo il sindaco dichiara che l’intervento di
cerchiatura per mettere in sicurezza la ciminiera sarebbe stato comunque
inutile in quanto “sarebbe stato irrisolto il rischio del ribaltamento della
struttura nella sua interezza a seguito di ulteriori eventi sismici” (qui sotto è riportata una foto del progetto relativo al cerchiaggio).
Oggi possiamo davvero dire: siamo
stati fortunati, ci è andata bene. Se l’intervento previsto e non attuato, come
dice Delmonte, non avrebbe comunque messo in sicurezza la ciminiera, questo
significa che per undici anni una struttura alta 36 metri ha rischiato di
ribaltarsi all’interno di un complesso, quello dell’ex Cremeria, dove si
concentrano molti servizi pubblici: scuola elementare, centro di formazione
professionale, palestra, centro giovani, sede dell’Ottavo Giorno. Era il caso
di rischiare? E perché era stato chiesto alla regione un finanziamento per
realizzare una cerchiatura in metallo della struttura, se poi è stato giudicato
inutile in presenza di eventi sismici? Se un terremoto poteva far ribaltare la
ciminiera forse doveva essere consolidata diversamente o smantellata prima.
Il costo per la demolizione sostenuto dalle casse comunali è stato di € 80.500. Nelle scorse settimane il
sindaco ha chiesto alla Protezione civile di coprire questa spesa attraverso
uno specifico finanziamento, magari il prossimo aumento delle accise sulla
benzina ci potrà aiutare!