- la loro riduzione (con particolare riferimento agli imballaggi);
- il potenziamento della raccolta differenziata;
- il completamento della filiera del “recupero-riciclo-riuso” del “bene rifiuto”.
Il raggiungimento di tali obiettivi è finalizzato a contribuire a non realizzare nuovi inceneritori sul territorio provinciale.
Alcune azioni concrete che proponiamo:
- realizzazione di fontane pubbliche per l’erogazione di acqua potabile liscia o frizzante;
- attivazione di distributori di latte fresco alla spina e di distributori di detersivi alla spina;
- sperimentazione di un progetto di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta;
- creazione di isole ecologiche di quartiere;
- sostegno ad un progetto sovracomunale, possibilmente a livello di Val d’Enza, per la creazione di un impianto per il “Trattamento meccanico-biologico” (TMB); si tratta di una tecnologia di trattamento a freddo dei rifiuti indifferenziati (e/o avanzati dalla raccolta differenziata) che sfrutta l’abbinamento di processi meccanici a processi biologici quali la digestione anaerobica e il compostaggio.
- energia solare termica;
- energia solare fotovoltaica;
- mini eolico;
- caldaie a biomasse;
- geotermico a bassa temperatura.
L’Amministrazione non deve però limitarsi ad informare i cittadini (anche se l’informazione consente in alcuni casi un reale risparmio economico attraverso sgravi fiscali e finanziamenti) ma deve essere anche soggetto attivo. Intendiamo sperimentare un progetto simile a quello già realizzato nel Comune di Provaglio d’Iseo (BS), il “Fotovoltaico Facile”, cioè l’installazione gratuita (senza spese per i cittadini) di un numero definito di pannelli fotovoltaici sui tetti delle abitazioni di alcuni nuclei famigliari in base alla loro richiesta e all’idoneità dell’edificio. L’energia prodotta dall’impianto rimarrebbe proprietà dell’azienda che installa l’impianto per 20 anni. Durante questo periodo il cittadino risparmia pagando solo metà bolletta. Allo scadere dei 20 anni l’impianto diventa di proprietà del cittadino.
- mercati mensili a “km zero” (cioè con prodotti di aziende locali);
- attività di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza finalizzate alla creazione di Gruppi d’Acquisto Solidale (GAS).
Questo consentirebbe di ottenere molteplici effetti positivi sul territorio, quali:
- la valorizzazione delle aziende locali esistenti e uno “stimolo” alla nascita di nuove aziende;
- la diffusione dei concetti di “biologico” e del “mangiare sano”;
- la creazione di nuove opportunità per le relazioni sociali mettendo al centro le persone e l’idea di un consumo critico;
- la riduzione effettiva del trasporto su gomma di merci.
- piani e opere di piantumazione e ripiantumazione, con la creazione di boschi urbani (ad esempio riforestando le sponde del Rio di Cavriago e creando un bosco integrale sul terreno pubblico nella zona dell’ex Macello);
- la riscoperta e la pulizia di angoli verdi di territorio (ad esempio il boschetto di Rio Valle);
- la protezione totale del verde pubblico (anche attraverso la società del Comune per la manutenzione ordinaria descritta in precedenza) e la salvaguardia di quello privato;
- la rinaturazione e difesa del territorio e dell’ecosistema pedecollinare, anche con rigidi piani di vincolo;
- la creazione di una cintura verde intorno a Corte Tegge.
-