CHI SIAMO

CAVRIAGO COMUNE è un MOVIMENTO CIVICO E DI SINISTRA che trova radici nelle tradizioni migliori della nostra comunità: PACE, DEMOCRAZIA, ANTIFASCISMO, LAICITA', PIENO RICONOSCIMENTO NELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

lunedì 26 gennaio 2009

09. SCUOLA

SCUOLA

Il complesso sistema dell’educazione, dell'istruzione e della formazione è la risorsa fondamentale per la crescita di ogni comunità locale. Tutti gli ordini e i gradi educativi e scolastici vanno consolidati e valorizzati come centri di promozione umana e culturale, di aggregazione sociale e di partecipazione democratica.Di fronte all'attacco alla scuola pubblica, attuato in questi anni dai governi di centro-destra (prima con la “riforma Moratti” e adesso con la “Gelmini”) attraverso tagli finanziari e di personale, che rischiano di produrre una dequalificazione dell'offerta, nuove discriminazioni sociali, una demotivazione degli insegnanti e uno svuotamento dell’autonomia, consideriamo fondamentale sostenere il ruolo essenziale e imprescindibile della scuola pubblica.

ASILI E SCUOLE DELL’INFANZIA

Nei servizi educativi (nido e scuole dell’infanzia) l'obiettivo prioritario è quello di eliminare progressivamente le liste d'attesa attraverso:

  • la costruzione della nuova scuola dell’infanzia “I Tigli” - che in questa fase di progettazione contiene “solo” le attuali strutture di Via De Amicis e di Bassetta per un numero complessivo di cinque sezioni - verificando la possibilità di un suo ampliamento a 8 sezioni in grado di accogliere anche nuovi spazi per il nido;
  • un nuovo modello gestionale dei servizi che preveda la loro messa in rete - a livello sovracomunale, all’interno dell’Unione dei Comuni “Val d’Enza” - in modo da facilitare l’incrocio domanda/offerta attraverso collaborazioni e sinergie con i Comuni limitrofi. Riteniamo fondamentale verificare questa ipotesi con le altre amministrazioni della Val d’Enza in modo da perseguire obiettivi complessivi di razionalità ed efficienza economica probabilmente raggiungibili (anche in un’ottica di sviluppo dell’Unione dei Comuni non ci pare molto ragionevole, ad esempio, costruire una nuova struttura per i servizi educativi a Barco e un’altra a poche centinaia di metri nella zona di Roncaglio senza che ci sia una prospettiva comune tra le varie amministrazioni in merito alla realizzazione degli spazi e alle modalità gestionali).

SCUOLA DELL’OBBLIGO: SUBITO TRE GRANDI QUESTIONI DA AFFRONTARE

La legge 133 dell'agosto scorso ed il famigerato “decreto Gemini” - attraverso un forte taglio delle risorse da destinarsi proprio alla scuola dell'obbligo - hanno apportato diverse novità per quanto riguarda la scuola primaria e secondaria di primo grado, nonché nella scuola secondaria per la quale sono previste notevoli modifiche e accorpamenti tra indirizzi.

Considerate, in termini quantitativi, le imminenti criticità degli attuali spazi scolastici derivanti dall’incremento demografico verificatosi negli ultimi anni nel nostro Comune e considerata la nuova normativa nazionale (Gelmini) che prevede un innalzamento del numero di alunni per classe nei prossimi anni, la prima questione che dovrà essere affrontata è quella relativa agli spazi scolastici. Il Comune, in stretta collaborazione con l’Istituto Comprensivo, dovrà attivarsi immediatamente per realizzare un’analisi/valutazione di tutte le strutture pubbliche di sua proprietà (in particolare riferimento al comparto Cremeria e alla scuola dell’infanzia “I Tigli”), finalizzata ad un progetto organico di lungo periodo di riorganizzazione degli spazi destinati e da destinare alle attività scolastiche.

La seconda riguarda il tempo scuola ridotto dalla Gelmini con la riduzione dell'orario scolastico alla scuola primaria, la sostanziale scomparsa del tempo prolungato, il tentativo di limitare le classi a tempo pieno, in un momento in cui continua a crescere la richiesta di un tempo scuola più lungo, date le difficoltà che hanno genitori che lavorano a gestire l'attività scolastica pomeridiana dei figli. È invece ormai evidente la richiesta di orari più lunghi e dovrà essere il Comune a farsi carico di ciò, senza che questo si ritorca in un aumento di costi a carico delle famiglie stesse.

Terza questione: la riduzione del numero degli insegnanti e delle compresenze comporterà una riduzione di ore a disposizione delle istituzioni scolastiche, ore che oggi vengono usate per attività di recupero per gli alunni più in difficoltà o per corsi di alfabetizzazione per alunni stranieri. La promozione di politiche mirate all'inserimento di studenti stranieri dovrà avvenire anche attraverso l'organizzazione di funzioni di mediazione culturale. Dovrà essere il Comune, all'interno dei Piani per il diritto allo studio, a fornire risorse alla scuola perché questa possa continuare ad effettuare gli interventi nei confronti dei ragazzi che hanno maggiori necessità, prestando particolare attenzione anche all'integrazione dei soggetti diversamente abili.

PROGETTI E ATTIVITÀ

In un’ottica educativa, di formazione civica e di piena cittadinanza sociale di tutti i bambini proponiamo una serie di progetti e attività da attivare in collaborazione con l’Istituto Comprensivo:

  • il Consiglio Comunale dei Ragazzi;
  • percorsi di educazione ambientale e sugli stili di vita;
  • tragitti casa-scuola sostenibili attraverso la sperimentazione del Bicibus e del Pedibus;
  • progettazioni partecipate con i bambini degli spazi relativi alle loro attività scolastiche e ricreative.
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