CHI SIAMO

CAVRIAGO COMUNE è un MOVIMENTO CIVICO E DI SINISTRA che trova radici nelle tradizioni migliori della nostra comunità: PACE, DEMOCRAZIA, ANTIFASCISMO, LAICITA', PIENO RICONOSCIMENTO NELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

mercoledì 28 gennaio 2009

11. CULTURA

CULTURA
-
La storia di Cavriago è, da sempre, una storia fatta di vivacità culturale e politica, figlia di una lunga tradizione che affonda le proprie radici nella “narrazione” storica prodotta dal movimento operaio e della sinistra nel secolo scorso.
Il nostro è un paese che ha conosciuto un dibattito politico e culturale con pochi riscontri in ambito provinciale e che ha contribuito in modo determinante alla formazione di una comunità coesa e capace di guardare sempre oltre il presente, sfidando il futuro con intelligenza, coraggio, immaginazione e capacità d'innovazione.
La Biblioteca comunale prima, il Centro Culturale poi, il Cinema Teatro Novecento coi suoi soci e volontari, i Laboratori di produzione culturale e artistica, la ludoteca, sono il frutto di un lungo percorso compiuto da chi ha voluto e saputo arricchire nel tempo l'offerta culturale rivolta non solo alla nostra comunità: è grazie a quelle donne e a quegli uomini se a Cavriago esiste da sempre una particolare sensibilità verso la fruizione dei servizi culturali e verso le espressioni artistiche.
A livello globale ed in particolare a livello nazionale la deculturizzazione e la spoliticizzazione avanzano a passi da gigante. Il trionfo della grande distribuzione e della televisione svuotano surrettiziamente la cittadinanza creando un secondo popolo quasi invisibile e senza voce, facilmente manipolabile da un potere mediatico senza scrupoli. Queste evoluzioni hanno aperto la strada a una classe politica populista che ha nel nostro Paese, dove l’informazione è totalmente asservita al Presidente del Consiglio, la sua rappresentazione più illuminante a livello mondiale.
È nei territori, nei Comuni che si gioca quindi una partita determinante per il futuro; proprio a livello culturale è necessario mettere in campo politiche che mettano al centro la ritessitura organica del locale, permettendo alle persone di stare di più insieme creando una rete di relazioni trasversali virtuose e solidali all'interno delle quali sperimentare forme pratiche di rafforzamento culturale e democratico.
Riteniamo pertanto fondamentale investire in cultura, in iniziative in grado di coinvolgere e di fare discutere, in eventi, in laboratori, in progetti e in attività che affondino le radici nella migliore tradizione del nostro Comune e che seguano un percorso definito, un disegno culturale preciso che riteniamo prioritario costruire e promuovere insieme ai cittadini e agli operatori del settore.
Rispetto al nuovo Centro Culturale che verrà costruito nell’area di Villa Sirotti riteniamo che un impegno finanziario da 7 oltre milioni di euro non possa e non debba tradursi in una biblioteca più grande o nel solo ampliamento dei servizi esistenti: questo renderebbe sproporzionato l'investimento rispetto all'offerta culturale proposta.
Pensiamo che il nuovo Centro Culturale debba divenire la “Fabbrica della Cultura e del Sapere”, lo snodo ed il raccordo delle varie attività artistiche e culturali presenti nel paese, il luogo dove la cultura si riproduce e cambia forma, contribuendo a creare nuovi spazi dentro alla struttura esistente cosi come in altri luoghi del Comune. Crediamo che l’investimento compiuto ci ponga davanti ad una sfida importante che ci porta a pensare, immaginare e mettere in campo una proposta con caratteristiche tali da assumere una dimensione sovracomunale con una forte caratterizzazione tematica.
Rispetto alla divisione degli spazi prevista per la struttura del nuovo centro culturale pensiamo sia necessaria una rivisitazione di parte del progetto per evitare la moltiplicazione di luoghi pubblici con funzioni identiche ottimizzando cosi gli spazi disponibili nella nuova struttura. In particolare ci riferiamo alla sala conferenze che porterebbe a 4 il numero di strutture con la stessa funzione di proprietà del Comune.
Relativamente ai servizi del Comune attualmente decentrati (biblioteca, ludoteca…) che verranno spostati nel Centro Culturale riteniamo fondamentale che essi rimangano sotto stretto controllo dell'Amministrazione comunale, valorizzando al meglio le professionalità dei dipendenti e collaboratori, evitando il conferimento ad aziende speciali o soluzioni similari.
Riteniamo invece opportuno verificare la possibilità di dar vita ad una Fondazione Culturale composta da Comune, Istituzioni pubbliche o private, che si occupi della promozione culturale sul territorio e ne rappresenti il nodo nevralgico e fondamentale. Obiettivo della Fondazione sarebbe quello di collaborare con le altre esperienze culturali ed artistiche esistenti, in primo luogo, con la società cooperativa che gestisce il Cinema Teatro Novecento per favorire la creazione di un progetto culturale strutturato e coordinato su tutto il territorio comunale. Scopi della Fondazione potranno essere anche il reperimento di risorse economiche necessarie alla promozione delle proprie attività culturali, attingendo sia da capitali pubblici che privati e la collaborazione con case editrici, circuiti di produzione cinematografici, gallerie d’arte pubbliche e private, singoli artisti, per poter mantenere alto il livello dell'offerta culturale.
Pensiamo alla promozione di iniziative e attività culturali come ad un indispensabile fattore di sviluppo della coesione sociale, un antidoto necessario alle tendenze di frammentazione sociale in atto, nonché come fattore di sviluppo economico.
Le recenti esperienze in campo nazionale dei vari Festival della letteratura, della fotografia e della filosofia, la Biennale della Democrazia, sono testimonianze di un forte interesse e di una crescente partecipazione a simili iniziative, in modo particolare dei giovani. Vi è qui la traccia, il segno, di un bisogno di confronto e di sapere che rifiuta gli standard di offerta culturale conformista, figlia del pensiero unico, asservita ai poteri forti ed al pensiero unico dominante. È a queste esperienze che noi guardiamo con interesse, immaginando la possibilità per Cavriago di farsi promotore di un’iniziativa in grado di ritagliarsi un proprio ruolo specifico da protagonista, che sappia andare oltre i confini comunali.
Rispetto alla proposta culturale rivolta ai giovani crediamo che occorrano politiche che non facciano di loro solo meri spettatori e che attraverso progetti e attività appositamente studiati, che sfruttino anche le nuove opportunità date dalla rete, ne valorizzino adeguatamente le conoscenze e le competenze. In particolare riteniamo fondamentale assegnare spazi ai giovani attraverso politiche che portino, dopo un necessario periodo di affiancamento, all’autogestione da parte degli stessi giovani di Cavriago degli spazi a loro dedicati. Tali luoghi oltre a diventare punti di aggregazione, incontro e confronto saranno anche luoghi dove i giovani potranno progettare, discutere e sviluppare iniziative, progetti e attività assumendo un ruolo attivo, da protagonisti, nella vita del paese.
Nostro intento sarà inoltre promuovere una cultura fortemente ancorata ai valori della Resistenza e dell'antifascismo, della pace e della democrazia, della laicità, della difesa dei principi costituzionali e della salvaguardia dell'ambiente, inoltre, al fine di favorire l’integrazione nel rispetto delle reciproche diversità, riteniamo importante sviluppare attività, progetti e percorsi in grado di favorire la convivenza e la reciproca conoscenza tra i cittadini delle diverse culture che compongono la comunità cavriaghese.
Riteniamo inoltre significativo sviluppare attività che vadano nella direzione del recupero di quelle che sono le tradizioni locali che provengono dal mondo contadino, in particolare per quanto riguarda il ballo e le specialità enogastronomiche, tramandandole alle nuove generazioni.Infine crediamo sia importante e strategico utilizzare e sfruttare le nuove forme di comunicazione cooperative e reticolare offerte da internet, dai social network, come forma di comunicazione, di organizzazione e promozione degli eventi rivolte sia ai più giovani che a tutti i cittadini interessati a sfruttare le opportunità offerte, favorendo processi di alfabetizzazione informatica mediante corsi gratuiti finalizzati all’utilizzo di internet e dei servizi offerti dagli enti locali.
-