CHI SIAMO

CAVRIAGO COMUNE è un MOVIMENTO CIVICO E DI SINISTRA che trova radici nelle tradizioni migliori della nostra comunità: PACE, DEMOCRAZIA, ANTIFASCISMO, LAICITA', PIENO RICONOSCIMENTO NELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

mercoledì 25 febbraio 2009

Bene COMUNE numero 1: il TERRITORIO


L’approccio (tutto italiano), purtroppo adottato in questi anni anche nel nostro Comune, considera il territorio come una risorsa inesauribile, sacrificabile al concetto di “crescita infinita”.

Un meccanismo perverso che incentiva, talvolta costringe, la svendita di un patrimonio collettivo ed esauribile come il suolo, per finanziare i servizi o opere pubbliche: una vera e propria monetizzazione del territorio. È una politica di sviluppo non più sostenibile, a maggior ragione a Cavriago, cioè nel Comune più piccolo e più densamente abitato della provincia di Reggio Emilia.

Nei cinque anni passati l’attuale maggioranza ha scelto la strada di un significativo aumento delle possibilità di costruire. Aumento quantificabile in alcune centinaia di alloggi in più nei prossimi anni. I primi segnali di questa tendenza si possono già cogliere girando per il paese, tanto in centro quanto in periferia. Pare evidente un rassegnarsi alle logiche del mercato quale regolatore della domanda e dell’offerta. Le scelte compiute, però, sembrano, alla luce della crisi economica e finanziaria, ancora più sbagliate e prive di logica.

Non siamo contro l’edificazione di nuove case o alloggi per pregiudizio ideologico, ma più semplicemente perché non ne vediamo la necessità ed anche perché riteniamo sia un errore pensare che l’aumento del costruito sia indice di sviluppo, di crescita o di benessere sociale.

La crisi economica e finanziaria attuale è stata originata anche da una logica come questa. Dalla crisi si può uscire evitando di dare le stesse risposte che l’hanno generata. Esistono nuove scuole di pensiero e nuove pratiche presenti sul territorio nazionale che si basano su una vera sostenibilità ambientale e sociale e sull’ormai imprescindibile concetto di decrescita: folle e dannoso sarebbe continuare sulla vecchia strada. Occorre domandarsi perché e per chi si costruisce: se fino a ieri si è costruito seguendo logiche d’impresa di corto respiro, da domani sarà necessario costruire solo per i reali bisogni dei cittadini.

In questo senso non condividiamo nel modo più fermo le scelte compiute da chi ha governato Cavriago negli ultimi 5 anni.

Proponiamo una svolta profonda, in quanto crediamo che un’espansione urbanistica incontrollata, oltre a essere inutile e dannosa, possa mettere in discussione quella coesione sociale che è stata, in tutta la sua storia, la forza e la carta vincente della nostra comunità.

Siamo per una politica urbanistica ispirata al principio del risparmio di suolo, che porti ad indirizzare il comparto edile verso la ricostruzione e ristrutturazione energetica del patrimonio edilizio esistente inaugurando così una stagione di edilizia più virtuosa sia sotto il profilo esteticoarchitettonico che ambientale.

È necessario contenere e rallentare l’edificazione dando risposte in primo luogo ai bisogni dei cittadini e delle famiglie già insediate sul nostro territorio. Non dovranno più essere la logica della quantità o miopi logiche di impresa a determinare la scelte urbanistiche, ma quella della qualità e della sostenibilità economica, sociale ed ambientale.

In tale contesto si deve prevedere una forte spinta a sostegno di una nuova e necessaria edilizia residenziale sociale.
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(nella foto: un nuovo intervento edile che per il suo "modesto" impatto è stato già ribattezzato "l'Ucciardone")
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martedì 24 febbraio 2009

Bene COMUNE numero 2: l'AMBIENTE


La maggioranza uscente non sarà certo ricordata per ciò che ha proposto e realizzato a difesa dell'ambiente, ma piuttosto per la quantità abnorme di catrame, cemento, autobloccanti, pietra di Luserna con cui si è sommerso il paese. Non ci ricordiamo, invece, di un solo albero messo a dimora.

È ormai convinzione di tutti che il futuro dell’economia e dell’umanità si giocherà sullo sviluppo di nuove tecnologie pulite e nella rigorosa difesa, rinaturazione e valorizzazione dell’ambiente. Ambiente non come lusso o vezzo, ma come irrinunciabile scelta di una migliore qualità della vita, per la vita. Investire sull’ambiente è investire in futuro. Questo dovrà farsi nella prossima legislatura.

Occorre un progetto organico teso ad una vera e propria “rivoluzione verde” che produca effetti positivi sull’ambiente, sull’economia locale, sugli stili di vita, che preda anche nuove e innovative politiche sul riciclo e sul riuso dei rifiuti. Un progetto che valorizzi le tipicità locali, incentivi il settore agricolo e che preveda la più netta contrarietà a processi di privatizzazione di beni comuni e fondamentali come l’acqua.
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lunedì 23 febbraio 2009

Bene COMUNE numero 3: la PERSONA

La trasformazione, voluta da chi ha governato negli ultimi 5 anni, dei servizi alla persona da “servizi comunali” ad “aziende speciali” non è solo un fatto linguistico o nominale. È un vero, profondo cambio di pensiero, una svolta totale. Cambio e svolta che noi non condividiamo.

Le difficoltà economiche delle amministrazioni locali, aggravate dalle finanziarie di Berlusconi e Tremonti, hanno indubbiamente spinto a cercare soluzioni e strade per reggere la crisi, ma la strada qui intrapresa va esattamente nella direzione voluta dall’attuale governo: un graduale, inesorabile processo di aziendalizzazione dei servizi pubblici. Questa strada non era e non è inevitabile (anche se il danno è fatto ormai).

In altre occasioni, qui come altrove, gli enti locali hanno saputo e voluto andare controcorrente, dimostrando coraggio, fantasia, capacità di coinvolgimento dei cittadini e di saper guardare oltre il contingente per difendere le conquiste di anni. Le scelte attuali odorano, se non di sconfitta, di rassegnazione.
Abbiamo parlato di “servizi” al plurale, perché se già si è scelta la strada della azienda speciale “Cavriago infanzia” per i servizi scolastici comunali, anche per altri settori pare avviarsi un percorso analogo. A cominciare dai servizi per gli anziani e la casa protetta, non escludendo lo stesso nuovo Centro Culturale. Se così fosse si costituirebbe una grande azienda fuori dal controllo del consiglio comunale, che gestirebbe la maggior parte del personale e delle risorse economiche dell’amministrazione.

Questo rappresenterebbe un’ulteriore conferma del cedimento culturale e politico in senso moderato dell’attuale maggioranza che ha cambiato il proprio sguardo sui servizi e sulla loro funzione.
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domenica 22 febbraio 2009

Bene COMUNE numero 4: il LAVORO

La crisi che colpisce l’economia mondiale fa sentire i suoi effetti anche da noi. Anche a Cavriago diversi lavoratori e lavoratrici hanno già perduto il posto di lavoro o sono in cassa integrazione e vedono incerto il loro futuro. A pagare il prezzo più alto sono soprattutto le fasce più deboli: donne, giovani, precari pubblici e privati, lavoratori in “affitto” in gran parte privi di tutele e ammortizzatori sociali.

Gli enti locali non possono restare inerti e non possono limitarsi, come ha fatto il nostro Comune, alla riduzione delle rette dei servizi educativi alle famiglie in temporanea difficoltà; in questo senso la cifra stanziata nel bilancio di previsione 2009 (50.000 euro) ci pare largamente sottostimata rispetto alle reali necessità. Basti pensare che il solo logo del nuovo centro culturale è costato 12.000 euro!)

Attraverso le competenze attribuite all’ente locale occorre:

  • da un lato ampliare gli interventi di carattere emergenziale aumentando, nella contingenza, i possibili beneficiari delle misure sociali (non solo quindi diminuzione delle rette per i servizi educativi, ma riduzione anche delle rette e delle tariffe per i servizi sociali, per il trasporto e per la mensa scolastica; aiuti economici per il pagamento delle bollette, per gli affitti e per gli acquisti di prima necessità);
  • dall’altro riprogettare un diverso welfare locale in grado di essere sempre vicino ai più deboli, a chi ha meno tutele.

Non si può aspettare il mercato, che ha tempi (e bisogni) opposti a quelli di chi ora sta perdendo tutto.

sabato 21 febbraio 2009

Beni COMUNI numero 5: i GIOVANI e la CULTURA

Con cultura non intendiamo solo “contenitori” (Villa Sirotti, nuovo Centro Culturale), ma anche, e principalmente, “contenuti”. Con cultura intendiamo un progetto, un’idea, una visione del sapere. Fare cultura, promuoverla vuol dire stimolare curiosità, desiderio di conoscere e di cambiare, sfuggire il senso comune. Cultura per noi esprime l’accoglienza di un altro o di altri.

Non è un’eresia affermare che in questi anni chi ha governato il nostro Comune ha avuto un’idea di cultura del tutto conformista, mortificante. Tutta piegata sul localismo. Un’idea di cultura che, spiace davvero dirlo, ha prodotto lo spegnimento della vivacità culturale della nostra comunità.
Una politica culturale ripetitiva, raramente originale e poco inclusiva rispetto alle potenzialità presenti nel territorio. Potenzialità che devono essere ricercate anche in altri luoghi e, soprattutto, anche in altre “dimensioni anagrafiche”.

Occorre una radicale innovazione delle politiche culturali, in particolare rispetto a quelle rivolte ai giovani. Politiche che non facciano di loro solo meri spettatori e che, anche attraverso l’utilizzo delle nuove opportunità date dalla rete, ne valorizzino adeguatamente le competenze e le conoscenze. Politiche che sviluppino idee di cittadinanza attiva mettendo a disposizione dei giovani risorse e spazi anche nella forma dell’autogestione.

Dopo avere deciso di realizzare il nuovo Centro Culturale “fare cultura” impone di alzare lo sguardo oltre i confini del Comune, vedere oltre. Pensare alle iniziative, alle attività culturali come ad un fattore di sviluppo sociale e anche economico di tutto il nostro territorio.
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venerdì 20 febbraio 2009

MODELLO AUTOCANDIDATURA


Clikka sull'immagine e stampala (tasto destro del mouse, "stampa").

Il modulo può essere compilato e riconsegnato entro il 6 Aprile (in occasione del Forum Giovani) alle 21 presso la Piadineria Nibiru (c/o Centro Commerciale Pianella).
Una volta compilato e consegnato il modulo, potrai partecipare alle primarie per l'elezione dei nostri candidati consiglieri e del candidato sindaco della lista "CAVRIAGO COMUNE".
Le primarie si terranno sabato 25 e domenica 26 aprile in Piazza Zanti.
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Bene COMUNE numero 6: il NOSTRO PAESE (il BELLO, l'UTILITA', i COSTI)


In questi anni chi ha governato Cavriago ha utilizzato spesso il termine “bello” per giustificare le proprie scelte. Lo ha fatto quanto si è deciso di acquistare Villa Sirotti; quanto si sono realizzati i nuovi marciapiedi, le nuove rotonde, i nuovi incroci rialzati; quando si è ipotizzato di trasformare Piazza Zanti nel “salotto del paese”.

Villa Sirotti molto bella lo è sempre stata, non è questo il problema. C’erano però per il nuovo Centro Culturale altre opzioni, meno costose, su dove realizzarlo. Ciò, vista la crisi attuale, non avrebbe guastato, liberando risorse per altri settori.

Belli, forse, lo sono pure i nuovi marciapiedi, le nuove rotonde, le nuove pavimentazioni. Se limitassimo la valutazione al bello e al brutto rischieremmo di tralasciare alcuni aspetti fondamentali e decisivi per valutare un’opera pubblica: l’utilità ed i costi.

Il bello è un aspetto importante che, se non correlato con gli altri due, rischia di essere solo effimero. A nostro avviso in questi ultimi anni tutti questi elementi, raramente, sono stati tenuti unitariamente in considerazione.
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giovedì 19 febbraio 2009

Bene COMUNE numero 7: la DEMOCRAZIA

La partecipazione, la capacità d’ascolto, il rispetto delle minoranze, la costruzione del consenso basato sul convincimento sono elementi fondanti la vita democratica di ogni comunità. Su questi aspetti noi vediamo il punto di crisi più acuto della legislatura che va terminando.

Avvertiamo esserci un pesante “deficit di democrazia” da parte dell’attuale amministrazione che ha dimostrato, nei fatti e nei comportamenti tenuti, di averne (della democrazia) un’idea del tutto particolare. Sul piano del coinvolgimento della cittadinanza rispetto le scelte compiute registriamo il deserto.

Non vi è stata, infatti, una sola occasione nella quale una pubblica assemblea abbia avuto un valore ed un significato diverso dall’informare di cose già decise. Mai vi è stata una volta nella quale l’espressione di forme di dissenso, di proposte alternative o diverse da quelle dell’attuale maggioranza abbiano avuto un qualche riconoscimento, spesso nemmeno il rispetto dovuto a chi le rappresentava.

La maggioranza ha preteso di esaurire la questione della partecipazione dei cittadini con la costituzione delle “Commissioni dei 100 cittadini” che si sono di fatto rivelate un’esperienza vuota, perché private di ogni potere decisionale. Le innumerevoli sostituzioni e defezioni sono una prova di questo fallimento. Abbiamo il massimo rispetto per coloro che si sono impegnati in questo lavoro e riteniamo che un Sindaco sia libero di avvalersi di propri strumenti di consultazione. Ma per l’appunto strumenti suoi, non di tutti. Crediamo che la partecipazione alle scelte sia un diritto da riconoscere a tutti i cittadini in eguale misura, non solo a gruppi selezionati.

Riteniamo che l’attivazione di processi democratici e partecipativi non sia solo utile per il governo degli spazi pubblici, ma che sia fondamentale anche per ricucire quel nostro peculiare tessuto sociale e solidale oggi a rischio. È necessario ascoltare sul serio le persone, vedendo in ciascuno un soggetto un collaboratore a pieno titolo per la crescita collettiva.

Vorremmo che una parola d’ordine della prossima legislatura fosse connessioni:
  • connessioni tra istituzioni e i cittadini in grado di favorire la più ampia partecipazione della collettività alla gestione della cosa pubblica;
  • connessioni tra i cittadini per costruire (e ricostruire) più solide e diffuse relazioni sociali all’interno della comunità.

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PRIMARIE dei CANDIDATI: il MANIFESTO


mercoledì 18 febbraio 2009

Cos'è l'ALTRA CAMPAGNA

"Altra" perché vorremmo costruire una proposta nuova proveniente dalla comunità. "Altra" perché vorremmo che tutti i cavriaghesi interessati portassero il proprio contributo attraverso i canali tradizionali, quali dibattiti e assemblee, forum ed eventi pubblici, associati agli strumenti di comunicazione attuali quali blog, email, social network.
IL PERCORSO DELL'ALTRA CAMPAGNA
  • I FORUM: Sono incontri di confronto, riflessione e approfondimento su determinati temi. I forum saranno organizzati in spazi e con modalità informali con l’obiettivo di mettere a proprio agio i partecipanti e potersi così confrontare con maggiore facilità rispetto ai classici appuntamenti politico-istituzionali. Durante gli incontri sarà presente un rinfresco permanente. I 4 forum previsti sono elencati nella colonna a destra. Per partecipare basta presentarsi.
  • PRIMARIE delle IDEE: Si tratta di una consultazione rivolta a tutti i cittadini sui punti del programma elettorale. Verrà predisposto un questionario sui temi emersi e discussi all'interno dei forum la cui compilazione potrà essere effettuata per un periodo di circa 10 giorni a partire dalla domenica della Fiera di marzo (29 marzo; in questa occasione verrà allestito uno specifico gazebo).

LE NOSTRE PRIMARIE! - Il Regolamento

Regolamento attuativo per lo svolgimento delle Primarie 2009 per la designazione del Candidato Sindaco e dei Candidati Consiglieri comunali della lista CAVRIAGO COMUNE per le prossime elezioni amministrative.

1. Le elezioni primarie si svolgeranno Sabato 25 aprile dalle ore 18.00 alle ore 23.00 e Domenica 26 aprile dalle ore 8.30 alle ore 20.00 in Piazza Zanti, sotto il Centro Culturale (Biblioteca).

2. Possono partecipare alle elezioni primarie, in qualità di candidati alla carica di SINDACO o di CONSIGLIERE COMUNALE, tutti i cittadini maggiorenni iscritti nelle liste elettorali che condividono i principi, le idee e i valori espressi dalla lista CAVRIAGO COMUNE, compilando l’apposito modulo scaricabile dal sito www.listacavriagocomune.blogspot.com. Ogni cittadino può candidarsi sia per la carica di Candidato Sindaco che di Candidato Consigliere.

3. Possono partecipare alle elezioni primarie, in qualità di elettori, tutti i cittadini maggiorenni residenti nel comune di Cavriago e iscritti nelle liste elettorali.

4. Possono esercitare il diritto di voto i cittadini migranti residenti nel comune di Cavriago e maggiorenni in possesso di regolare permesso di soggiorno.

5. Gli elettori che per motivi fisici o di salute, sia temporanei che permanenti, non possono recarsi al seggio, potranno esprimere il loro voto presso il luogo di residenza, chiamando il numero 340.52.72.147 dalle ore 9.00 alle ore 18.00 del giorno Domenica 26 aprile.

6. E’ costituito un Comitato di Garanzia delle Primarie (d’ora in poi Comitato di Garanzia), che sarà composto da chiunque tra i candidati alle primarie ne faccia richiesta. Tutti i cittadini possono assistere allo spoglio delle schede senza intralciare i lavori di scrutinio.

7. Per essere ammessi al voto i cittadini devono esibire un documento di identità. Un membro del Comitato di Garanzia verificherà che il nome sia presente nelle liste elettorali del comune di Cavriago. Gli elettori dovranno dare anche un espresso assenso affinché il proprio nominativo sia inserito nell’elenco dei partecipanti alle votazioni e che l’elenco stesso sia reso consultabile da parte di chiunque vi abbia interesse.

8. Gli elettori che per motivi fisici o di salute, sia temporanei che permanenti, potranno esprimere il loro voto con l’assistenza di un familiare o di altro elettore scelto dall’elettore stesso.

9. I Componenti del Comitato di Garanzia presenti al seggio devono, ricoprendo ciascuno non più di un incarico:

- 9a. Verificare la suddetta documentazione e consegnare all’elettore la scheda per la votazione, dopo aver registrato sulla copia degli iscritti nelle liste elettorali la presenza dell’elettore. Deve anche essere annotato il tipo (patente o carta di identità) e numero di documento presentato dall’elettore. Deve essere accertato che l’elettore non abbia già esercitato il proprio diritto di voto.
- 9b. L’elettore appone la propria firma sulla copia degli iscritti nelle liste elettorali
- 9c. L’elettore si reca nella cabina ed esprime il proprio voto tracciando sulla scheda con la matita:

i. UN SEGNO nella casella posta a fianco del nominativo prescelto o sul nome di uno dei candidati a SINDACO (in pratica ogni elettore può votare solo uno dei candidati sindaci presenti sulla scheda); e/o
ii. Fino a TRE SEGNI sulle caselle poste a fianco dei nominativi prescelti o sui nomi dei candidati a CONSIGLIERI (in pratica ogni elettore può votare fino a 3 candidati consiglieri presenti sulla scheda)

- 9d. L’elettore piega la scheda e la depone nell’urna.
- 9e. Un componente del Comitato di Garanzia annota sulla copia degli iscritti nelle liste elettorali l’avvenuta votazione apponendo la propria firma accanto a quella dell’elettore.
- 9f. Gli elettori che si trovano nel seggio al momento della chiusura sono ancora ammessi al voto. Non potranno invece essere ammessi al voto nuovi elettori che si presentano dopo l’orario di chiusura.
- 9g. Il Comitato di Garanzia dichiara quindi chiusa la votazione una volta accertato che non vi siano tra i presenti al seggio persone che debbano ancora votare.

10. Al termine delle votazioni di Domenica 26 aprile:

- 10a. i membri del Comitato di Garanzia presenti si costituiscono in Commissione Elettorale.
- 10b. Viene aperta l’urna e vengono registrati su appositi fogli cartacei ed elettronici i voti ottenuti da ogni singolo candidato alla carica di Sindaco e di Consigliere, le schede nulle e le schede bianche.
- 10c. Per quanto riguarda le eventuali schede contestate, la Commissione Elettorale decide sulla loro attribuzione. In assenza di accordo unanime, la Commissione Elettorale decide a maggioranza di 2/3 dei suoi componenti.
- 10d. Terminata la registrazione dei risultati, la Commissione Elettorale provvede a compilare un modello con i dati riepilogativi, che deve essere firmato da almeno cinque membri della Commissione Elettorale.
- 10e. La Commissione Elettorale, dopo aver verificato gli atti e risolto le eventuali controversie, proclama il candidato alla carica di Sindaco per la lista CAVRIAGO COMUNE il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti.
- 10f. La Commissione Elettorale, dopo aver verificato gli atti e risolto le eventuali controversie, proclama come candidati alla carica di Consigliere comunale per lista CAVRIAGO COMUNE i 16 candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti.

11. I risultati delle elezioni primarie vengono divulgati agli organi di stampa.

12. Per quanto non previsto dal presente regolamento, valgono le disposizioni vigenti.

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