CHI SIAMO

CAVRIAGO COMUNE è un MOVIMENTO CIVICO E DI SINISTRA che trova radici nelle tradizioni migliori della nostra comunità: PACE, DEMOCRAZIA, ANTIFASCISMO, LAICITA', PIENO RICONOSCIMENTO NELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

mercoledì 22 dicembre 2010

GESTIONE MULTIPLO: QUANTO COSTA?


Nel Consiglio comunale di lunedì scorso abbiamo presentato per la seconda volta (la prima era avvenuta tre mesi fa, nel Consiglio del 28 settembre 2010) un’interrogazione per chiedere al Sindaco se - a distanza di cinque anni dall’acquisto di Villa Sirotti e dell’annesso parco e a pochi mesi dall’inaugurazione del nuovo centro culturale che si sta realizzando in quell’area - esiste un piano economico-finanziario in merito ai costi di gestione della nuova struttura e del relativo parco. 
Per la seconda volta il Sindaco ha risposto che questi costi non sono ancora quantificabili (nel successivo post trovate la registrazione con la spiegazione del Sindaco).
Ad oggi quindi i cittadini di Cavriago, tempestati in questi mesi da iniziative pubblicitarie e di marketing di ogni tipo da parte dell’amministrazione (totem-espositori, pagine su facebook, progetti tridimensionali su youtube, cartoline inviate a tutte le famiglie, ecc.), non sanno ancora quanto costerà gestire la nuova cattedrale di Cavriago.
Ci limitiamo a dire che un’amministrazione comunale sufficientemente equilibrata in merito alla gestione delle risorse pubbliche avrebbe deciso con maggiore oculatezza e trasparenza come affrontare questa impresa. Un’ipotesi, una previsione dei costi, un piano economico di gestione di massima, tanto per il nuovo centro culturale che per il parco, doveva essere fatto addirittura prima dell’acquisto. Non dopo l’inaugurazione. 
Quando un cittadino acquista una casa, pensa anzitutto se quella casa può permettersi di mantenerla. Allora ci chiediamo: un amministratore pubblico che intende realizzare una nuova opera pubblica è esentato da questo tipo di valutazioni o invece dovrebbe farle in modo ancor più scrupoloso visto che amministra risorse pubbliche?

COSTI MULTPLO 2...

giovedì 2 dicembre 2010

IL CONSIGLIO COMUNALE NON E' UN TRIBUNALE DEL POPOLO






La maggioranza che governa Cavriago è sull’orlo di una crisi di nervi. Martedì sera ha tentato di trasformare il Consiglio comunale in un “tribunale del popolo” degno dei peggiori regimi autoritari novecenteschi. Ovviamente gli imputati del processo sono stati i Consiglieri comunali della lista civica “Cavriago Comune” colpevoli, a detta della maggioranza, di aver presentato un esposto alla Corte dei Conti teso a verificare la legittimità di alcuni atti che gravitano intorno all’azienda speciale “CavriagoServizi”.
Ancora una volta vorremmo far notare alla maggioranza che il Comune di Cavriago non fa Stato a sé e non gode pertanto di un ordinamento giuridico speciale. Anche il Comune di Cavriago, fortunatamente, deve rispettare i principi e le norme contenute nella Costituzione della Repubblica Italiana. Ricordiamo ai Consiglieri di maggioranza che la Costituzione prevede la tripartizione dei poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario), l’indipendenza di ciascun potere dagli altri ed il controllo di un potere verso gli altri. Tradotto, se la maggioranza che governa Cavriago ritiene che gli atti relativi all’azienda speciale siano conformi alla legge, la maggioranza non deve gridare a nessun complotto e non deve temere assolutamente nulla nei confronti delle verifiche che sta compiendo la Corte dei Conti. In caso contrario si comporterebbe alla stregua di Silvio Berlusconi, cioè dell’unico politico che negli ultimi quindici anni, a detta di tutti i partiti di centro-sinistra, ha tentato e tenta di piegare il potere giudiziario alle volontà della politica.
Davvero incredibile è invece l’episodio, avvenuto durante il Consiglio comunale, dove un consigliere di maggioranza ha puntato il dito contro un cittadino presente sugli spalti (vicino alla nostra lista civica) urlando “ecco un altro dei firmatari!”. Qui siamo regrediti dai suddetti tribunali del popolo novecenteschi direttamente alla caccia alle streghe di stampo medievale.
Anche sul tema del personale che opera all’interno di “CavriagoServizi” la maggioranza deve smetterla di raccontare falsità e continuare a spargere terrorismo mediatico, come avvenuto in queste settimane sugli organi di stampa e non solo, prefigurando licenziamenti di massa qualora la Corte dei Conti ritenesse illegittimi gli atti oggetto dell’esposto.
Per quanto riguarda gli oltre quaranta dipendenti comandati all’azienda vale infatti l’accordo sindacale del 2008 tra Comune (con firma in calce del Sindaco Vincenzo Delmonte) e sindacati nel quale si esplicitava che: “in caso di sopravvenute interpretazioni della normativa difformi da quanto previsto nel presente verbale, anche da parte di terzi e vincolanti per il Comune, il personale dovrà rientrare a pieno titolo all’interno dell’Amministrazione Comunale.” Queste lavoratrici e questi lavoratori non hanno quindi assolutamente nulla da temere: tutte e tutti rimarranno nella dotazione organica del Comune e torneranno sotto la direzione del Comune.
Per quanto riguarda invece il personale assunto direttamente dall’azienda facciamo presente alla maggioranza che la Corte dei Conti non può decidere lo scioglimento di un’azienda speciale e il licenziamento del relativo personale. La decisione di sciogliere un’azienda speciale spetta unicamente al Consiglio comunale. Per quanto ci riguarda, ovviamente, non sosterremo mai una scelta che dovesse prevedere il licenziamento di dipendenti. Auspichiamo davvero che anche la maggioranza la pensi nello stesso modo.