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giovedì 12 novembre 2009


STASI



Stasi è l'abbreviazione di Ministerium für Staatssicherheit, “Ministero per la Sicurezza di Stato”, abbreviato in MfS o popolarmente in Stasi appunto. La Stasi era la principale organizzazione di sicurezza e spionaggio della Germania Est (DDR).
Il Ministerium für Staatssicherheit (Ministero della Sicurezza di Stato) venne fondato l'8 febbraio 1950. Wilhelm Zaisser ne fu il suo primo direttore e Erich Mielke il suo vice. Venne modellato sul KGB sovietico, che lo reputava come estremamente leale ed efficace, tra i vari servizi segreti delle nazioni del Patto di Varsavia. L'influenza della Stasi copriva praticamente tutti gli aspetti della vita nella Repubblica Democratica Tedesca.
Nel 1955, Erich Mielke divenne capo della Stasi e Markus Wolf divenne capo del dipartimento di spionaggio all'estero. Fino a metà degli anni '80, la rete di spie crebbe all'interno della Germania Est. Nel 1989 venne stimato che la Stasi disponesse di 91.000 impiegati a tempo pieno e probabilmente più di 100.000 informatori, disponendo di fatto della percentuale più alta di spie pro capite di tutti gli stati del patto di Varsavia. Gli informatori che si trovavano all'estero in paesi non socialisti venivano anche detti Kundschafter des Friedens, che tradotto vorrebbe dire vedette della pace.
Per quanto riguarda l'organizzazione interna dell'Mfs a tutt'oggi non sono disponibili molte informazioni in quanto praticamente tutte le attività della Stasi erano coperte dal segreto di stato e gli stessi membri di questa organizzazione non sapevano a loro volta esattamente i meccanismi che erano dietro a questo sistema, dal momento che loro stessi erano sotto controllo dell'Mfs. Fino alla pubblicazione del dossier Rosenholz nel 2004 lo stesso governo federale tedesco non era al corrente del numero esatto di spie dislocate in Germania occidentale ed, ancor meno, del numero esatto di operazioni condotte.
La Stasi monitorava i comportamenti politicamente scorretti di tutti i cittadini della Germania Est. Dopo la rivoluzione pacifica del 1989 gli uffici della Stasi vennero invasi dai cittadini infuriati, non prima che un grande quantitativo di materiale compromettente venisse distrutto dagli ufficiali del servizio segreto. I documenti rimasti sono oggi disponibili per tutte le persone che erano spiate.
Dopo l'unificazione tedesca venne rivelato che la Stasi aveva anche aiutato in segreto dei gruppi terroristici di sinistra come la Rote Armee Fraktion. La RAF fu un'organizzazione terroristica tedesca di ispirazione marxista-leninista. Fu legata alla più radicale estrema sinistra tedesco-occidentale. Fu fondata il 14 maggio 1970 da Andreas Baader e Ulrike Meinhof, attiva fino al 1993 e formalmente disciolta nel 1998. Dai media era anche chiamata Banda Baader Meinhof, dal nome dei suoi principali attivisti. Dal dossier Rosenholz, si è appreso che, per il supporto di gruppi terroristici quali la RAF, nella Repubblica Federale Tedesca era stata incaricata una sezione apposita del Mfs chiamata HA XXII. Sarebbe, quindi, stata la sezione HA XXII ad aiutare molti membri della RAF a scappare dalla Germania occidentale per rifugiarsi nella DDR dopo aver loro fornito nuove identità. Sempre la sezione HA XXII avrebbe, quindi, fornito sostegno alla OLP tramite l'HVA, una sezione dell'Mfs, che aveva il compito di monitorare le attività terroristiche di questi gruppi e di stabilire un primo contatto con loro.
Se pure ufficialmente l'Mfs rispondesse al consiglio dei ministri della DDR, di norma la Stasi non doveva rendere conto a nessuno e prendeva la maggiore parte delle decisioni in totale autonomia.
Internamente l'MfS era composto da varie sezioni e sottosezioni con competenze differenti. Per esempio: controllo linee telefoniche; armi e servizio chimico; servizio di decodifica; interrogatori e detenzione; controllo passaporti e permessi di viaggio; controspionaggio; controllo comunicazioni radio e disturbo comunicazioni radio nemiche; economia socialista; controllo apparato dello stato chiesa e unità investigativa per scovare organizzazioni sovversive; unità anti immigrazione illegale e fuga dalla DDR.


Reclutamento
Uno degli aspetti più importanti dell'Mfs era il reclutamento di nuovi membri. Oltre a basarsi su criteri, quali capacita intellettuali, competenze tecniche e prestanza fisica, l'aspetto della affidabilità e dell'ideologia politica giocava un ruolo centrale. Non di rado si sceglievano per questo motivo figli di membri ed ex membri della Stasi, basandosi sul fatto che con buona probabilità questi fossero stati indottrinati politicamente in modo affidabile e che il contesto famigliare li avesse influenzati in modo positivo. Un ruolo di primo piano aveva quindi l'educazione di stampo socialista.
I potenziali nuovi membri dell'Mfs venivano quindi sottoposti a loro insaputa per un periodo di due anni a continui controlli e in questo periodo veniva preparato un dossier al riguardo della loro vita privata. Non di rado succedeva che per ottenere ulteriori informazioni sia al riguardo del possibile candidato stesso che della famiglia, si interrogassero gli insegnanti che erano stati responsabili della educazione del candidato durante il periodo scolastico. Nella fase finale poi, prima di invitare il soggetto prescelto per un colloquio ufficiale, che rimaneva chiaramente strettamente confidenziale, si interrogavano vicini e conoscenti per avere ulteriori informazioni. Se entro questo periodo di due anni durante il quale si era osservata l'attività dell'individuo prescelto non si erano riscontrati comportamenti sovversivi, si procedeva a contattarlo invitandolo ad un colloquio presso una delle tante sedi di circondariato dislocate su tutto il territorio della DDR. Se il colloquio dava esito positivo al candidato veniva offerto un posto di lavoro presso l'Mfs.

Dopo la caduta del muro
Il 29 dicembre 1991 venne approvata dal Bundestag la Stasi-Unterlagen-Gesetz anche detta legge StUG, che permise l'apertura di tutti i dossier in mano all'Mfs. I singoli cittadini poterono quindi per la prima volta nella storia della DDR accedere a dossier che l'Mfs aveva stilato al riguardo della loro vita privata. Se pure le autorità federali tedesche si fossero sforzate di mettere al sicuro molti dei dati e dei dossier che erano stati preparati dall'Mfs, molti di questi andarono irrimediabilmente persi nel caos che seguì i giorni immediatamente successivi alla caduta del muro, quando cittadini infuriati della Germania dell'est assaltarono le singole sedi dell'Mfs, distruggendo ogni singola cosa che trovavano. Infine non da escludere che molti dossier compromettenti fossero stati distrutti o occultati dagli stessi agenti dell'Mfs in vista di quello che sarebbe successo da lì a poco.

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