CHI SIAMO

CAVRIAGO COMUNE è un MOVIMENTO CIVICO E DI SINISTRA che trova radici nelle tradizioni migliori della nostra comunità: PACE, DEMOCRAZIA, ANTIFASCISMO, LAICITA', PIENO RICONOSCIMENTO NELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

sabato 26 marzo 2011

SPESE, TAGLI, SPRECHI, TASSE

Siamo consapevoli, e più volte l’abbiamo ribadito, della grave situazione economica che stanno attraversando gli enti locali, dovuta ai minori trasferimenti ai Comuni del governo Berlusconi-Bossi; governo che ancora, dopo anni e anni di “fumo e parole”, prova a vendere ai cittadini la “riforma federalista” come la panacea di tutti i mali della finanza pubblica italiana. Queste “riforme” oramai però le conosciamo: come per la scuola, la parola esatta da utilizzarsi sarebbe “tagli”.


Abbiamo però sempre parimenti sostenuto che, in virtù della crisi che da oltre due anni sta colpendo tantissime famiglie, le politiche dei Comuni dovrebbero essere improntate da un lato al controllo oculato delle spese, dall’altro alla difesa dei redditi dei concittadini, in particolare quelli più svantaggiati. In riferimento al nostro territorio non ci pare però che l’amministrazione comunale di Cavriago stia perseguendo questa strada con efficacia. In un precedente articolo su Paese Nostro abbiamo già parlato in questo senso di alcune “criticità locali”; di seguito ci limitiamo a riassumere alcune “questioni”:
-       aumenti generalizzati (anno 2010) delle tariffe dei servizi socio-assistenziali (che hanno generato per le casse del Comune un surplus di gettito annuale pari ad oltre 80.000 euro);
-       controlli, con 5 anni di retroattività, della Tariffa di Igiene Ambientale (rifiuti), senza aver precedentemente e opportunamente avvisato la cittadinanza dei cambiamenti del regolamento comunale; in questo modo la TIA è aumentata nei fatti per più del 70% dei cittadini (stiamo ancora aspettando i dati da Iren per capire quante centinaia di migliaia di euro ha generato questa operazione);
-       aumento, dal 2012, dell’addizionale IRPEF comunale (che passerà dall’attuale 0,25% allo 0,8%), che colpirà principalmente, come sempre, il reddito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.

Nonostante quanto sopra, alcune nostre richieste finalizzate a favorire la trasparenza e l’informazione dei cittadini (limitatissime dal punto di vista della spesa) sono state respinte dalla maggioranza proprio in ragione del contenimento della spesa. È stata infatti bocciata la nostra proposta di realizzare un sito internet per l’Azienda Speciale “CavriagoServizi”, azienda che ricordiamo gestisce ormai più risorse del Comune stesso, e i cui atti, documenti e scelte avremmo voluto che fossero pubblicati su un sito, disponibili a tutti i cittadini, come appunto avviene per quelli del Comune. Così come è stata bocciata la nostra proposta di registrare e pubblicare sul sito del Comune le sedute del Consiglio comunale; in questo modo avremmo dato ai cittadini la possibilità di ascoltare (quando volevano!) le opinioni dei loro rappresentanti in merito alle scelte del governo locale. Ci sembrava un buon passo avanti nella direzione della trasparenza, invece…

Comprendiamo, e non ci stanchiamo di ripeterlo, le difficoltà economiche in cui versano le casse comunali, ma le bocciature di cui sopra, in questo caso, mal si conciliano (ad esempio) con le spese che elenchiamo di seguito, volte non alla realizzazione del nuovo Centro Culturale (che ricordiamo costerà oltre 7.200.000 di euro), ma semplicemente alla sua “pubblicità” (e non solo…):
-       progettazione immagine grafica nuovo centro culturale: 12.240 €
-       viaggio studio a Londra per 8 dipendenti + vice sindaco: 4.700 €
-       progettazione documentazione fotografica area Villa Sirotti: 5.000 €
-       realizzazione 5 totem promozionali nuovo centro culturale: 2.190 €
-       1^ progettazione grafica pannelli totem: 510 €
-       integrazione 1^ progettazione grafica pannelli totem: 224,40 €
-       2^ progettazione grafica pannelli totem: 612 €
-       2^ realizzazione stampe per totem: 720 €
-      Campagna “Multiplo, informazioni in corso” e Campagna “Io nel Multiplo vorrei”: 10.000 pieghevoli, 10.000 cartoline, 100 manifesti, 1 stendardo: progettazione grafica: 1.836 €; realizzazione: 959,44 €; realizzazione 1.000 spille di latta: 550 €
-       Campagna “Io nel Multiplo vorrei”, collaborazione per distribuzione materiale e raccolta cartoline: 960 €
-       3^ progettazione grafica pannelli totem: 612 €
-       3^ realizzazione stampe per totem: 570 €
-       realizzazione 2.000 spille di latta: 744 €
-       realizzazione 2.500 adesivi: 92,40 €
-    progettazione grafica materiale per nuovo centro culturale (segnalibri, borsine, modulistica, gadgets): 4.896 €
-       continuazione progetto di documentazione fotografica area Villa Sirotti: 3.750 €
TOTALE: 41.166,24 € (e non è ancora finita…).

Un’ultima cosa, una notizia di questi giorni in cui ci apprestiamo a consegnare questo articolo: nell’anno 2011, 150° dell’Unità d’Italia, l’amministrazione comunale ha cancellato il Premio per la Pace Giuseppe Dossetti “per far fronte ai tagli del governo”. Premio che al Comune di Cavriago “costava” alcune migliaia di euro. Con qualche “spilletta” del Multiplo in meno e con qualche idea in più forse però il Premio Dossetti poteva essere mantenuto, anche con meno risorse a disposizione.
Le sconfitte culturali - quelle “pesanti”, quelle che producono cadute per le quali occorrono anni e anni per rialzarsi - non sono e non possono essere figlie solo della “sostenibilità economica”. Ancora una volta la celeberrima citazione “l’essenziale è invisibile agli occhi” (Il Piccolo Principe) calza a pennello.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Riteniamo pertanto fondamentale investire in cultura, in iniziative in grado di coinvolgere e di fare discutere, in eventi, in laboratori, in progetti e in attività che affondino le radici nella migliore tradizione del nostro Comune e che seguano un percorso definito, un disegno culturale preciso che riteniamo prioritario costruire e promuovere insieme ai cittadini e agli operatori del settore.
Rispetto al nuovo Centro Culturale che verrà costruito nell’area di Villa Sirotti riteniamo che un impegno finanziario da 7 oltre milioni di euro non possa e non debba tradursi in una biblioteca più grande o nel solo ampliamento dei servizi esistenti: questo renderebbe sproporzionato l'investimento rispetto all'offerta culturale proposta.
Pensiamo che il nuovo Centro Culturale debba divenire la “Fabbrica della Cultura e del Sapere”, lo snodo ed il raccordo delle varie attività artistiche e culturali presenti nel paese, il luogo dove la cultura si riproduce e cambia forma, contribuendo a creare nuovi spazi dentro alla struttura esistente cosi come in altri luoghi del Comune. Crediamo che l’investimento compiuto ci ponga davanti ad una sfida importante che ci porta a pensare, immaginare e mettere in campo una proposta con caratteristiche tali da assumere una dimensione sovracomunale con una forte caratterizzazione tematica.

fonte: programma di Lista Cavriago Comune amministrative 2009...
come si può raggiungere una dimensione sovracomunale tagliando sulle spese della promozione di un servizio?vi sembrano tanti 50000€ per la promozione di un servizio che mira a raggiungere l'80%dei cittadini che non ne usufruiscono?avete idea di quanto spendono altre istituzioni culturali per raggiungere i cittadini e i mezzi di informazione?
invece che criticare a priori, perchè non fate proposte concrete?da quando la sinistra critica gli investimenti sulla cultura?

Anonimo ha detto...

spillette, cappellini, totem, gadget... non vedo cultura da nessuna parte, mi spiace. Vedo marketing e promozione per coprire un fallimento economico (e culturale).

Anonimo ha detto...

beh certo, dipende da cosa si intende per cultura. Credo che per raggiungere chi non si interessa alla cultura, non si debba rimanere ancorati all'idea di cultura con la C maiuscola, ma ad una concezione di cultura alla portata di tutti, più amichevole, non solo per "intellettuali".E' un errore che ci si porta dietro da tanto.Progetti di visibilità come quelli adottati dall'amministrazione sono in questo senso. Sono in una logica di marketing, è vero, ma esiste anche un marketing culturale,non ci si può esimere da calare un investimento sulla cultura in un ottica commerciale. Esiste un "commercio" buono, se quello che si offre è un posto che migliora la qualità della vita dei cittadini (per toccare con mano quello che verrà offerto chiaramente almeno aspettiamo che apra...).

Anonimo ha detto...

continuo a pensare che tutte le spese elencate sopra non abbiano nulla a che vedere con la parola "cultura", né quella con la "C" maiuscola né quella che possiamo definire alternativa. Anzi vedo quelle spese in antitesi con la cultura. Non credo che un adesivo o una spilletta o un totem sia un progetto culturale. E non credo che i cavriaghesi non fossero a conoscenza dell'esistenza del nuovo centro culturale. Credo che quelle spese, in buona parte, siano semplicemente materiale pubblicitario per un'opera che ha rapporti tra benefici (per la cultura) e costi (soldi pubblici) assolutamente sproporzionati. E che siano quindi solo una mossa pubblicitaria per contrastare quest'opinione che in paese sta emergendo da sempre più tempo.