Qualche
mese fa, luglio 2011, a seguito di una nostra interrogazione il Comune di Cavriago ha siglato un accordo con le imprese che stanno realizzando il comparto residenziale di Piazza Lenin in merito alla questione riguardante la
mancata realizzazione del parco pubblico atteso dai residenti da oltre sette
anni.
Oltre
a prevedere una nuova tempistica relativamente alla realizzazione del parco
(termine lavori previsto per la primavera 2012), tale accordo prevedeva anche
che i soggetti attuatori del nuovo quartiere - Dall’Aglio
Amos e Cooperativa Muratori di Cavriago - assumessero, in luogo della
corresponsione della somma quantificata a titolo di penale per il macroscopico
ritardo accumulato (circa € 100.000), l’obbligo di realizzare una rotonda
stradale tra le vie E. Arduini, Case Nuove e Della Costituzione. Nell’accordo
viene formalizzato che il termine per l’ultimazione dei lavori della rotonda è
“fissato in giorni 180 naturali e consecutivi, decorrenti dalla data di ritiro
del Permesso di Costruire”; Permesso di Costruire che doveva “essere richiesto
entro il 15-10-2011 e rilasciato entro il 15-11-2011”.
I tempi
previsti per la realizzazione della rotonda sono di 60 giorni (come da
cronoprogramma del progetto esecutivo), ma ad oggi i lavori, quando mancano
circa 40 giorni rispetto ai termini di ultimazione dell’opera riportati
nell’accordo, non sono ancora iniziati (vedi foto sotto).
Inoltre il Permesso di Costruire che
doveva essere richiesto entro il 15-10-2011 è stato richiesto dalle società
interessate solo in data 24-11-2011, curiosamente tre giorni dopo una nostra
richiesta di accesso agli atti, inviata il 21 novembre 2011, nella quale
chiedevamo di avere copia della richiesta stessa del Permesso di Costruire.
Ancora una
volta, dopo la vicenda del parco di Piazza Lenin e quella relativa alla mancata
realizzazione delle opere pubbliche derivanti dal comparto di Pratonera, ci
chiediamo - e nei prossimi giorni lo chiederemo all’Amministrazione comunale
attraverso una specifica interrogazione -
perché gli accordi sottoscritti non vengano fatti rispettare. Perché
imprese che dovevano realizzare un’opera da oltre sette anni possano
permettersi di fare ancora quello che vogliono in barba a qualsiasi accordo?
Siamo curiosi di vedere questa volta cosa si
inventeranno i legali delle varie parti interessate. Ma soprattutto siamo
curiosi di vedere dove si posizionerà il Comune: dalla parte dei cittadini o,
come spesso gli capita, dalla parte dei costruttori?
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