Cresce Cavriago Comune. Cresce e fa ben sperare.
Crescono i partecipanti ai forum, martedì il secondo appuntamento con tema "servizi alla persona" ha visto la presenza di oltre 40 persone con un significativo aumento dei giovani.
Crescono gli accessi al blog, i commenti, i suggerimenti, le proposte.
Crescono anche i contatti su facebook,
C'è di che essere soddisfatti per i risultati raggiunti fino ad ora ma sappiamo bene però che è solo l'inizio di un percorso tanto lungo e faticoso quanto aperto, trasparente e democratico.
Se il progetto continuerà a crescere, a suscitare curiosità, entusiasmo e voglia di partecipare e contare allora potrà diventare davvero qualcosa di cosi importante da costringere tutte le altre forze politiche a rincorrere il nostro esempio.
Lo speriamo.
Significherebbe maggiore democrazia, apertura e trasparenza, un ritorno della politica tra i cittadini.
Vi aspettiamo in ancora di più martedì 24 marzo al terzo forum tematico, sempre alle 21.00 al circolo cavriaghese. L'argomento della serata sarà l'ambiente e il territorio.
Iil forum è ancora aperto e continua qui sul blog, nei commenti, dove riportiamo anche gli interventi dei partecipanti alla serata.
29 commenti:
Quando mi sono trasferito a Cavriago ricordo che le scuole erano presentate ed effettivamente erano un luogo ricchissimo di laboratori, partecipati da genitori. La situazione attuale delle scuole è diversa invece.. Il problema a Cavriago è anche la logistica, soprattutto della Cremeria: per gli spazi, la manutenzione e la dislocazione.
Bisognerebbe individuare delle strutture grandi da ristrutturare, mettere a posto da adibire a scuole.
Sarebbe utile fare il censimento degli edifici pubblici. Il problema della nuova costruzione della scuola di Roncaglio è che le sezioni restano 5 e non 8 come inizialmente detto.
Le liste d'attesa per gli asili ci sono sempre state.. il cittadino è abituato a guardarsi attorno e a trovare autonomamente soluzioni alternative nei paesi limitrofi.
La dimensione comunale non è più attuabile, bisogna iniziare a pensare alla Val D'Enza. Anche come modo di stare assieme. Bisogna riappropriarsi degli spazi e allargare la progettualità.
Bisognerebbe utilizzare a pieno tutte le potenzialità dell'Unione dei Comuni già esistente. La gestione dei servizi educativi dovrebbe essere a livello della Val D'Enza.
Ma se si parla di una dimensione sovracomunale per le scuole.. con il pulmino a tornare a casa i nostri bimbi ci metterebbero più di un'ora!! Le scuole le vedo in un'ottica territoriale.. è un problema pratico di tempo
Però è sempre meglio utilizzare una struttura vicino a Cavriago (anche con un maggiore dispendio di tempo) invece che mandare i propri figli in un asilo privato (comunque lontano) in cui vi sono rette altissime.
A Cavriago si vuole costruire un asilo, e se ne è appena costruito uno a Barco.. perchè non si gestiscono questi servizi utilizzando sinergie? Per esempio individuando uno spazio comune.
Ora se mandi tuo figlio in un altro paese (perchè non c'è posto nel proprio) si paga la retta massima..
Non bisogna pensare alla scuola solo come un parcheggio ma come un percorso pedagogico da fare assieme ai genitori.. genitori partecipanti alla vita sociale della scuola. Bisogna rivalutare la scuola, vederla come un centro sociale e un centro culturale.
Mancano spazi di aggregazione.. ora bisogna stimolare lo stare insieme.
C'è bisogno di confronto, di socializzare.. in tutte le fasce d'età.
Nelle slides ho visto la divisione tra anziani autosufficienti e quelli non autosufficienti: la separazione in realtà non è così netta. Spesso la non autosufficienza è limitata nel tempo (malattia, ricovero, ecc.)
Bisogna dare forme di sostegno alla famiglia. Sta crescendo il bisogno di servizi residenziali per portatori di multipatologie. Nell'ambito dell'ultimo Tavolo per gli anziani della Val d'Enza si è parlato dei percorsi di accompagnamento e formazione alle badanti, ma in realtà questi non hanno funzionato per la partecipazione non costante delle stesse e perché per alcune di loro l'impegno è temporaneo (a volte rientrano nel paese di origine, e quindi la formazione che si è loro data è perduta).
Per quanto riguardano le assemblee del Consiglio Comunale, bisognerebbe inserire 4 posti liberi ogni volta, disponibili per i cittadini che hanno voglia di esprimersi, per favorire la partecipazione!
E' importante mettere in rete le associazioni, in modo che si scambino informazioni, come per esempio l'esistenza di fondi e l'accesso a finanziamenti. L'associazionismo e lo stare insieme ti danno consapevolezza e ti aiutano a conoscere i propri diritti.
Per diffondere la partecipazione bisogna ricostruire il tessuto sociale e dargli un ruolo attivo.
Servirebbe una struttura che da informazioni sui servizi presenti sul territorio e riguardo a chi rivolgersi, anche per evitare truffe.
C'è sempre più volontà di muoversi di fare cose... bisogna ascoltare la gente e non puntare a privatizzare tutto!
C'è stato un inizio per una cosa bella, ma che non ha avuto seguito, cioè una lista/sondaggio su numerose ditte chiamate a lavorare al nuovo centro culturale, formando un'associazione. Ma il progetto è fallito perchè si è sprofondati nel fattore ricavi. Si è deciso allora di dare tutto in appalto. Questo dimostra che lo spirito di una volta non esiste più ora c'è “l'avere qualcosa in cambio”.
Il Progetto Telefono Amico è stato ideato dai volontari Auser di Cavriago per mettersi a disposizione di quella fascia di anziani che si sentono soli o sono impossibilitati nello spostamento e vogliono socializzare o anche solo andare a fare delle commissioni. Abbiamo scoperto anziani invisibili che ti buttano giù il telefono perchè hanno paura, ma che appena ti danno fiducia non si staccano più perchè non sanno mai con chi parlare.. Non abbiamo i mezzi per portarli in giro, ma una volta li abbiamo “radunati” ed è stato bellissimo!
Gli adolescenti da questa legislatura sono stati cancellati perchè non si sono stanziati dei fondi per loro. Inoltre in questa amministrazione i consigli comunali aperti non sono stati mai utilizzati.
Si parlava nelle slides dell'isola ecologica, ma bisogna considerare che dall'anno prossimo sarà obbligatoria la gestione di queste da parte di società private.
Per quanto riguarda l'autocostruzione dobbiamo valutare la gestione del territorio.. occorre una gestione del territorio che permette di differenziare le fonti di approvvigionamento... una buona gestione del territorio.
Mi è piaciuta molto l'idea di sperimentare l'autocostruzione della propria abitazione.. proprio come una volta!
AMMISSIONE DI COLPA: confessiamo di non essere riusciti a stenografare l'intervento di una ragazza, che chiameremo "Greta" per mantenere il suo anonimato, causa il troppo elevato rate parole/secondo. :)
hihihi... bella l'immagine!
Un consiglio: dovete esser molto chiari sulle politiche sociali...molte persone sono stanche dei soliti favoritismi alle solite persone.
NON SONO MILITANTE NELLA LEGA!
E' solo un consiglio, se parlate con la gente vedrete che (a ragione o a torto) è così.
Qui non si tratta di ragionamenti di destra o sinistra, ma solo di EQUITA' SOCIALE!
In bocca al lupo!
Per quanto riguarda l'acqua oltre alle fontane pubbliche e soprattutto ad una buona informazione sulla possibilità di bere l'acqua direttamente dal rubinetto di casa propria, o sui vari strumenti di depurazione, filtro, ecc che sono in commercio, è fondamentale che l'amministrazione pubblica dia l'esempio. Nelle scuole, nelle mense comunali, negli asili e negli uffici pubblici l'acqua da utilizzare è quella del rubinetto, che è buona e potabile, e non nelle bottigliette di plastica!! Meno rifiuti e il senso di riappropriarsi di un bene comune fondamentale.
Inoltre prendendo esempio da un comune di Parma (http://www.marcoboschini.it/?p=73) si potrebbe pensare ad una cosa accennata anche durante la serata.. cioè sperimentare strumenti per promuovere forme di scambio, riutilizzo,condivisione, riparazione degli oggetti di uso quotidiano, al fine di allungarne il più possibile il ciclo di vita e destinarli al ruolo di rifiuto il più tardi possibile. Questo luogo potrebbe essere gestito da pensionati o da chi ha "l'hobby" del trafficare un po'con i vari oggetti di casa o anche da cooperative sociali..E gli oggetti che non si posso mettere a posto verranno raccolti da chi gestisce i rifiuti. Da questo potranno nascere laboratori e corsi per gli interessati.
Servono anche più luoghi per le associazioni, spazi gratuiti per riunirsi per le riunioni. Penso che attraverso un iter si possa richiedere anche ora, ma spesso è solo un "forse" che fa un po' demoralizzare. Servono spazi per fare volontariato e soprattutto facilità nel raggiungere determinati obiettivi e non ostacoli da parte dell'amministrazione.
Un altro argomento che un amministrazione comunale deve affrontare sono la possibilità di rendere i condomini.. condomini sostenibili! http://www.provincia.fe.it/sito?nav=628&doc=58F4ACAC29FE3C39C1257507002A5BA2
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