Fare uscire la gente di casa per parlare dei propri bisogni, avanzare delle proposte, mettersi in gioco è davvero un'impresa titanica di questi tempi e vedere lunedì sera quasi 50 persone alla piadineria Nibiru per il forum sui giovani portare avanti argomenti complessi e discutere di proposte future è un grande risultato.
Le 29 candidature alle primarie del 25 e 26 aprile poi... più della metà ha meno di 35 anni. Un terzo sono ventenni. Sono dati straordinario: nell'epoca del disinteresse, del berlusconismo, della delega in bianco il nostro paese è investito da un attivismo politico senza eguali. Uomini e donne che chiedono a gran voce più partecipazione, più democrazia, meno cemento, più ambiente.
C'è davvero una gran voglia di contare, di partecipare, che voglia provare a prendere in mano le redini del proprio paese da troppo tempo delgate ad altre mani.
Va quindi avanti Cavriago Comune.
Con i fatti, senza polemiche. Con prassi politiche innovative che rappresentano già un'esperienza con la quale è e sarà obbligatorio confrontarsi, per tutti.
Intanto prepariamo l'evento delle primarie, il 25 e il 26 aprile in piazza zanti.
Suoneranno i Ravening Sword e i PHP e ci sarà da mangiare e da bere. Non mancate!
Come sempre il forum è ancora aperto e continua qui sul blog, nei commenti, dove riportiamo anche gli interventi dei partecipanti alla serata.
24 commenti:
Reggio ha cercato di ri-attirare i ragazzi nel centro, dovrebbe farlo anche Cavriago. I nostri coetanei di Cavriago dove vanno alla sera? Come fermare l'esodo verso Reggio? Gli spazi pubblici all'aperto sono sempre meno... per esempio gli spazi per il calcetto all'aperto.
Bisogna anche incentivare le associazioni di giovani che fanno cose per i giovani come Alta Fermentazione.
Gli spazi sono da rendere vivi grazie ai giovani. Il parco del Cerchio potrebbe essere un punto di ritrovo molto bello, invece mi sembra abbandonato.
Bisogna che ci sia coordinazione delle varie associazioni o gruppi informali che operano sul nostro territorio. Ottima l'idea del wi-fi in diverse zone pubbliche del paese!!
E' indispensabile per un'amministrazione concedere, proporre, stimolare per dare la possibilità di fare, dare le opportunità.
A Cavriago ci possono anche essere cose per giovani, ma c'è poca conoscenza di quello che c'è!
Bisognerebbe partire dalle scuole medie, farle sentire parte di un progetto
Fino adesso i progetti culturali per i giovani provengono dall'alto, bisogna far proporre direttamente ai giovani.
Al Calamita ci sono dei corsi interessanti e sono partecipati da gente che non risiede a Cavriago. Per incentivare i giovani di Cavriago, si potrebbe cercare di dare una continuità ai laboratori che fanno alle scuole medie. Per esempio il laboratorio di teatro, che a scuola è molto partecipato, farlo continuare per chi vuole al Calamita.
Il fatto che il Calamita sia un circolo arci può essere un limite alla partecipazione? In fondo è uno spazio del comune.
la diffusione dell'arci sul territorio fa si che molti giovani abbiano comunque la tessera. Inoltre l'affiliazione all'arci consente e regolarizza la gestione del bar all'interno del calamita.
L'amministrazione dovrebbe coordinare le varie azioni e deve dare gli strumenti. Per risolvere la problematica dell'assenza di partecipazione, occorre cambiare l'etica delle cose. Fare maggiore informazione, comunicare meglio e soprattutto dare più ascolto. Gli operatori di strada hanno 8 ore per tutta la Val D'Enza.. come posso ascoltare i bisogni e fare una mappatura del territorio? Sarebbe importante promuovere degli incontri come quello di questa sera, dei forum per i giovani!!
Inoltre servirebbe avere un vero centro giovani a tutti gli effetti, arricchendo quello che si ha già, anche sperimentando l'autogestione di questo spazio da parte dei giovani.
A livello del volontariato locale ci sono pochi giovani, nonostante si faccia sensibilizzazione già alle scuole medie...
probabilmente la mancanza di partecipazione dei giovani ad attività di volontariato è dovuto al fatto che a proporre le attività sono adulti. Forse un coetaneo riuscirebbe ad incentivare meglio un giovane all'ingresso nel mondo del volontariato.
Coordinare determinate attività, creare spazi decisionali, valorizzando l'esistente.
Avere un luogo autogestito, con bigliardo, bigliardino, spazio letterario, bar, cineforum attirerebbe molti giovani.
Il nuovo Centro Culturale di Cavriago di Villa Sirotti dovrebbe avere un bar interno gestito da giovani e non delle macchinette!
E' difficile interpretare i bisogni dei giovani.. Servono i luoghi per fare certe attività, ed è importante la liberalizzazione e l'apertura a tutti dei luoghi esistenti.
Servono non solo spazi ma anche risorse.
Dobbiamo chiedere al mondo di venire qua.. servono giovani che si uniscono e che richiamano altri giovani. Bisogna riattivare iniziative come europax, o come i mondiali antirazzisti che purtroppo hanno lasciato Montecchio.
Bisogna ridare la piazza ai giovani!
Bisogna sostenere i giovani che propongono, ascoltarli ed aiutarli.
Bisogna rilanciare Cavriago soprattutto per i giovani sotto ai 18 anni, che non hanno la patente e non sanno dove andare.
Questi luoghi potrebbero essere anche per giovani che determinati problemi, dall'anoressia, alla droga ecc ecc.
Facendo rete si possono sviluppare anche questi aspetti e non solo quelli conviviali. Si potrebbero fare corsi ed iniziative per approfondire queste tematiche (per esempio i problemi alimentari).
il semplice fatto che ragazzi con i suddetti problemi abbiano un luogo di confronto con altri, che non rimangano chiusi in casa, può essere un aiuto importantissimo per aprirsi e comunicare il proprio malessere. Non sempre un giovane riesce a comunicare con i genitori o con adulti in generale, ma si apre con gli amici o questi riescono a comprendere, intuire meglio la sua difficoltà.
Il tema della rete è fondamentale: per trasmettere i valori e i compiti. Le associazioni di per sé dovrebbero avere già un bagaglio di valori e le persone se ne hanno voglia devono riuscire ad indirizzarsi verso quelle realtà più vicine ai propri principi.
E' bello e stimolante vedere giovani che si ritrovano, stimolati da un invito politico, per parlare di cose già esistenti e da creare..
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