A Cavriago si è costituito il Coordinamento Difesa Beni Comuni della Val d’Enza aperto a tutte le forze che si oppongono alla privatizzazione dei beni comuni, a partire dall'acqua.
Cavriago Comune è un promotore del coordinamento assieme a:
Italia dei Valori; Cavriago a 5 stelle - Gruppo Val d’Enza; Comitato Provinciale Acqua Bene Comune di Reggio Emilia (membro del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua); Movimento Stop al consumo di territorio – Comitato reggiano; Il Quinto Colle – Quattro Castella; Lista Civica Cavriago Comune; Lista Civica Lavorare per Sant’Ilario; Partito della Rifondazione Comunista; Sinistra e libertà; Sinistra Gattatico.
In questi anni i cittadini della Val d’Enza hanno assistito alla progressiva privatizzazione dei servizi e della stessa gestione dei beni comuni. Una politica liberista avallata nell’arco degli ultimi decenni anche dalle forze di governo dei nostri territori, che hanno usato il territorio e le sue risorse come una cassaforte a cui attingere per far quadrare bilanci strozzati da norme incivili emanate dal governo centrale.
Obiettivo del coordinamento è quello di riportare nell’agenda politica delle nostre comunità e delle amministrazioni locali il tema della difesa dei beni comuni, per garantirne l'accesso ad ogni persona.
La prima battaglia che stiamo organizzando è quella di contrastare tutte le politiche di esternalizzazione e privatizzazione dei servizi legati all'acqua. Per questo sia il decreto Ronchi, che privatizza servizi e beni comuni, sia la scelta dell'unificazione Enia-Iride, così come si sta prefigurando, devono essere contrastasti. Cavriago Comune si è già mossa in questa direzione, presentando una mozione durante il Consiglio Comunale dello scorso 26 novembre (approvato all’unanimità: vedi post 27 novembre 2009). Tutte le forze firmatarie si impegnano a presentare nei consigli comunali dove sono presenti un ordine del giorno comune che impegni le giunte degli otto comuni della Val d’Enza a modificare nello statuto la definizione di acqua quale “bene a non rilevanza economica” con l’obiettivo di mantenerne proprietà e gestione pubblica, ovvero di tutti i cittadini. A questa iniziativa seguiranno campagne informative nelle piazze, la raccolta di firme per l'eventuale referendum contro il decreto Ronchi e l’organizzazione di iniziative pubbliche volte a sensibilizzare le persone su questo tema di vitale importanza.
Cavriago Comune è un promotore del coordinamento assieme a:
Italia dei Valori; Cavriago a 5 stelle - Gruppo Val d’Enza; Comitato Provinciale Acqua Bene Comune di Reggio Emilia (membro del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua); Movimento Stop al consumo di territorio – Comitato reggiano; Il Quinto Colle – Quattro Castella; Lista Civica Cavriago Comune; Lista Civica Lavorare per Sant’Ilario; Partito della Rifondazione Comunista; Sinistra e libertà; Sinistra Gattatico.
In questi anni i cittadini della Val d’Enza hanno assistito alla progressiva privatizzazione dei servizi e della stessa gestione dei beni comuni. Una politica liberista avallata nell’arco degli ultimi decenni anche dalle forze di governo dei nostri territori, che hanno usato il territorio e le sue risorse come una cassaforte a cui attingere per far quadrare bilanci strozzati da norme incivili emanate dal governo centrale.
Obiettivo del coordinamento è quello di riportare nell’agenda politica delle nostre comunità e delle amministrazioni locali il tema della difesa dei beni comuni, per garantirne l'accesso ad ogni persona.
La prima battaglia che stiamo organizzando è quella di contrastare tutte le politiche di esternalizzazione e privatizzazione dei servizi legati all'acqua. Per questo sia il decreto Ronchi, che privatizza servizi e beni comuni, sia la scelta dell'unificazione Enia-Iride, così come si sta prefigurando, devono essere contrastasti. Cavriago Comune si è già mossa in questa direzione, presentando una mozione durante il Consiglio Comunale dello scorso 26 novembre (approvato all’unanimità: vedi post 27 novembre 2009). Tutte le forze firmatarie si impegnano a presentare nei consigli comunali dove sono presenti un ordine del giorno comune che impegni le giunte degli otto comuni della Val d’Enza a modificare nello statuto la definizione di acqua quale “bene a non rilevanza economica” con l’obiettivo di mantenerne proprietà e gestione pubblica, ovvero di tutti i cittadini. A questa iniziativa seguiranno campagne informative nelle piazze, la raccolta di firme per l'eventuale referendum contro il decreto Ronchi e l’organizzazione di iniziative pubbliche volte a sensibilizzare le persone su questo tema di vitale importanza.
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