CHI SIAMO

CAVRIAGO COMUNE è un MOVIMENTO CIVICO E DI SINISTRA che trova radici nelle tradizioni migliori della nostra comunità: PACE, DEMOCRAZIA, ANTIFASCISMO, LAICITA', PIENO RICONOSCIMENTO NELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

lunedì 26 aprile 2010

RESISTENZA

Bellissima serata al Calamita, molto partecipata e molto emozionante.
Presto pubblicheremo le foto della serata!!
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato!!
Per chi non è potuto essere presente qua sotto potete trovare il video di Simone Ferrarini e Luca Serio Bertolini e il documentario di Marco Righi e Cosimo Bizzarri.




http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=8657

venerdì 23 aprile 2010

sabato sera..

VI ASPETTIAMO SABATO SERA 
AL CALAMITA a CAVRIAGO  ALLE 21.30!!

lunedì 19 aprile 2010

VILLA SIROTTI: UN POZZO SENZA FONDO?

Ricordate quando, durante le iniziative pubbliche per l'acquisto di Villa Sirotti, e per la realizzazione del nuovo Centro Culturale sul terreno della Villa, il Sindaco garantiva che non ci sarebbero state ulteriori spese rispetto a quelle preventivate? Davanti alla spesa astronomica per l'acquisto della Villa (oltre 3 milioni di euro) e a quella per la realizzazione del nuovo edificio (3.600.000 euro), soldi recuperati cementificando migliaia di metri quadri del nostro territorio, davanti a chi faceva notare che quella spesa certamente sarebbe salita, la maggioranza dava sfoggio di sicurezza garantendo pubblicamente che tutto sarebbe stato realizzato all'interno del suddetto preventivo. Peccato che a Luglio 2009 ecco che il costo dell'operazione si aggrava di 103.000 euro, per "integrazioni e modifiche all'impianto elettrico e all'impianto di climatizzazione".

Ma non è finita. 
Nel prossimo consiglio comunale di Martedì prossimo (il 20 aprile), il consiglio comunale è chiamato ad approvare un'ulteriore destinazione di fondi al progetto, ricavati sempre da dotazioni territoriali, pari a 120.000 euro (80.000 euro per la sistemazione delle fondamenta della villa, 40.000 euro per l'insonorizzazione dell'auditorium del centro culturale). Il costo complessivo dell'operazione per la realizzazione del nuovo centro culturale si avvicina sempre più ai 7 milioni di euro, una "grande opera" che ha anteposto la "maestosità" alla funzionalità e alla parsimonia, elementi questi che avrebbero permesso la realizzazione di un centro culturale altrettanto utile ma certamente meno dispendioso per la comunità.

Prossimo consiglio comunale: MARTEDI 20 APRILE ORE 21

Martedi 20 aprile presso la Sala Civica "Cesare Arduini" si terrà il prossimo Consiglio Comunale.
Gli argomenti all’Ordine del Giorno saranno:

1. Approvazione verbali della seduta del 15.02.2010

2. Comunicazione del sindaco relativa all'attribuzione della delega in materia di pari opportunità all'assessore Borrelli Sonia

3. Interpellanza presentata dal gruppo Futuro per Cavriago avente all'oggetto: "installazione videosorveglianze per i comuni della Val d'Enza''

4. Ordine del giorno presentato dal gruppo Insieme per Cavriago all'oggetto: ''richieste al governo in merito alle misure anti crisi economica''

5. Approvazione rendiconto bilancio Farmacia Comunale - gestione F.C.R. - anno 2009

6. Approvazione rendiconto del bilancio anno 2009

7. Interventi del comune a sostegno dei nuclei famigliari coinvolti dalla crisi economica per l'anno 2010

8. Aggiornamento del programma di attuazione delle dotazioni territoriali relative all'ambito specializzato per attività produttive sovracomunali APS (P) di Corte Tegge;

9. Modifica del regolamento di applicazione della tariffa per la gestione dei rifiuti solidi urbani e assimilati;


10. Ampliamento oggetto sociale dell’Azienda Speciale “Cavriagoinfanzia”. Atto di indirizzo.

mercoledì 14 aprile 2010

24 APRILE AL CALAMITA: MATERIALI RESISTENTI anteprima

Cavriago Comune, 
in collaborazione con il Circolo Calamita,
organizza: 

MATERIALI RESISTENTI anteprima

(anteprima perchè il giorno dopo siamo qui: www.materialiresistenti.com)
dalle ore 21.30 di sabato 24 aprile 
festeggiamo e ricordiamo 
la Festa della Liberazione.

Il programma della serata sarà:
- presentazione del video "L'INVEREN DI NOSTER NON" di Luca Serio Bertolini e animazione di Simone Ferrarini.
Il video segue la traccia del testo della canzone dedicata alla storia di due partigiani emiliani Renzo e Sergio (Artico). L'argomento viene affrontato dal Cantautore senza politicismo e con l'obiettivo di raccontare la condizione in cui molti ragazzi si sono trovati ad affrontare la guerra dopo l'8 settembre. A seguire il video "MADRE" di Luca Serio Bertolini e animazione di Simone Ferrarini. Il video racconta la dolorosa storia di Taraneh Moussavi, arrestata durante le proteste popolari a Teheran post 12 giugno 2009, violentata ripetutamente dai Basiji e dai Passdaran e bruciata e abbandonata in mezzo al deserto. Un'altra storia di RESISTENZA.

- proiezione del documentario "ABBASSO IL DUCE" di Marco Righi e Cosimo Bizzarri, prodotto da Indiosmundo, musica di Mono e Sigur Ros e interpretato da dodici anziani di San Polo.

- Giorgio Canali & Rossofuoco in concerto

Durante la serata partirà la raccolta firme 
per il referendum "Acqua bene comune"
ingresso 10 euro

25 APRILE A FOSSOLI: " MATERIALI RESISTENTI"



Materiali Resistenti

25 Aprile 2010 all'ex Campo di Concentramento di Fossoli – Carpi

L'ordine delle esibizioni (a partire dalle 16.30) del concerto del 25 aprile che si terrà nell’area vicino al campo di Fossoli è:

Cisco e le Mondine di Novi
Mara Redeghieri
Fabrizio Tavernelli
Offlaga Disco Pax
Giardini di Mirò
Massimo Zamboni
3 Allegri Ragazzi Morti
Teatro degli Orrori




venerdì 9 aprile 2010

UNITI PER L'ACQUA PUBBLICA: mail bombing all'IDV

La posizione dell’Italia dei Valori in merito alla promozione in modo autonomo e indipendente di un proprio referendum sull’acqua non sembra voler mutare nonostante la forte indignazione suscitata in larga parte dell'opinione pubblica.
Il Comitato Promotore della campagna referendaria che partirà il 24 aprile attende ancora una risposta rispetto alla richiesta avanzata d'incontro urgente.

La battaglia per l’acqua ha già smosso milioni di coscienze, ha rimesso in discussione culture politiche sedimentate, ha già vinto culturalmente nel Paese.

E’ POSSIBILE PORTARLA TUTTE E TUTTI ASSIEME FINO ALLA VITTORIA POLITICA?
E’ POSSIBILE PER UNA VOLTA NON ANTEPORRE GLI INTERESSI DI APPARTENENZA AD UN OBIETTIVO GRANDE, CONDIVISO E DI CIVILTA', COME QUELLO PER L'ACQUA BENE COMUNE? 
E’ POSSIBILE PER UNA VOLTA PARLARE AL PAESE CON UN LINGUAGGIO NUOVO, COMUNE E COMPRENSIBILE A TUTTE E TUTTI?

Se volete far sentire la vostra voce, e porre queste domande agli esponenti dell'Italia dei Valori, vi preghiamo di scriverci a:
listacavriagocomune@gmail.com o su facebook in modo tale da darvi gli indirizzi a cui inoltrare la lettera aperta.

martedì 6 aprile 2010

IL CONSUMO DEL TERRITORIO NON SI FERMA

Nell’ultimo consiglio comunale del 22 marzo 2010 la maggioranza di INSIEME PER CAVRIAGO ha presentato una INTEGRAZIONE AL REGOLAMENTO SPECIALE PER LA VENDITA DI BENI IMMOBILI.

Si tratta, in poche parole, di fare cassa sacrificando ancora una volta il territorio. Ricevere, in altre parole, un importo “una tantum” in cambio della cementificazione di una porzione di terreno. Significa maggiore intensità edificatoria negli spazi già urbanizzati o nei futuri insediamenti. Significa che tutte le parole spese “per salvaguardare il consumo del territorio” per questa maggioranza non hanno senso.

Perché diciamo questo? Perché con l’approvazione di questo regolamento al Comune sarà concesso vendere a soggetti terzi i “diritti edificatori” che possiede in parchi e parcheggi o piccoli appezzamenti di proprietà del comune non utilizzati, cioè metri cubi di terreni sui quali si potrebbe costruire per una certa volumetria ma, essendo appunto parchi e parcheggi, non si è edificato.

Proviamo a fare un esempio: il comune possiede un parco sul quale avrebbe la possibilità di costruire per alcuni metri cubi (e questi sono i “diritti edificatori”). Essendo un parco, il comune non ritiene necessario costruirvi edifici. Quindi può vendere quei metri cubi a un privato che, da un’altra parte sul territorio comunale, ha già utilizzato la propria capacità edificatoria massima. Acquistando dal comune i diritti edificatori del suddetto parco, potrà quindi costruire oltre quanto previsto.

C’è un altro elemento che inoltre fa pensare: la rinuncia da parte del comune ai diritti edificatori su un’area pubblica oggi, preclude in futuro un possibile utilizzo di quelle volumetrie per la collettività, a vantaggio di un privato. Potremmo un domani voler costruire una struttura in un parco o un parcheggio (bagni pubblici, o una piccola struttura ricettiva, o un deposito biciclette), e non poterlo fare in quanto l’area è stata privata dei diritti edificatori.

Questa compravendita dei diritti edificatori è già utilizzata dai soggetti privati. Perché non dovrebbe quindi “approfittarne” il Comune? Per il semplice motivo che il comune dovrebbe fare l’interesse pubblico, e difendere il territorio è prioritario per un comune come il nostro. Mentre invece si persevera nel principio che vede lo sviluppo identificarsi nell’espansione edilizia. Risulta ancora inconcepibile pensare ad un comune che domani potrebbe avere meno cemento di oggi. Pensare che dove oggi c’è una casa, domani potrebbe esserci del verde. Neanche si riesce solo a pensare non di “decrescere”, ma almeno di fermarsi. No. Se da oggi nessuno costruisse più nulla, il nostro comune collasserebbe. C’è qualcosa che decisamente non va.

Inoltre la compravendita dei diritti edificatori rappresenta una specie di “deroga” a quello che dovrebbe essere uno dei compiti principali di un’amministrazione comunale: l’attenta e puntuale “pianificazione” dello sviluppo del territorio. Infatti il comune potrà vendere a soggetti terzi che non sono direttamente interessati ad utilizzarli, ma che potrebbero rivenderli ad altri. Il Comune perde quindi ogni possibilità di controllare lo sviluppo urbanistico per questi diritti edificatorio.

Aggiungiamo un’altra cosa: il Comune, rispetto al privato, ha poteri ben diversi che possono incidere in una scelta come questa, proprio per gli “strumenti” che ha a disposizione per la pianificazione. Attraverso varianti a PSC e RUE, il comune può assegnare alti indici di edificabilità ad appezzamenti e terreni, e vendere quindi i diritti edificatori di questi appezzamenti dopo averli eventualmente creati ove non esistevano.

Le nostre considerazione non sono state ovviamente prese in esame dalla maggioranza in consiglio comunale. Due sono stati gli argomenti di “difesa” della maggioranza:

- si tratta alla fine di pochi metri cubi

- se non si concede alle aziende di espandersi, queste si trasferiranno all’estero […]

Una difesa che si contraddice: o i metri cubi sono pochi, e quindi tra breve assisteremo all’esodo massiccio delle aziende di Cavriago verso est, e non si capirebbe perché tanti sforzi per piccoli introiti, o i metri cubi non sono così pochi e, appunto, vedremo un altro po’ di cemento calare su Cavriago.

In ogni caso, l’integrazione al regolamento è stata approvata con i voti della maggioranza del sindaco Delmonte.

“Troppo spesso c’è, anche tra urbanisti, chi pensa ancora che le aree rurali costituiscano una riserva per ulteriori sviluppi o che il problema sia di dare loro una funzione perequativa generando volumetrie da vendere e spostare sulle aree urbane o ai margini delle stesse.” (Alfredo Viganò, ex-assessore al territorio Comune di Monza, per la Cooperativa Eddyburg in merito ai Diritti Edificatori)

Il referendum per l'acqua pubblica deve essere una battaglia comune

Italia dei valori ha deciso di presentare per i primi di maggio una serie di richieste referendarie tra cui un testo sull'ACQUA. Tutto ciò è gravissimo, sia perchè è inutile e dispersivo sia perchè di fatto scavalcano il forum dei movimenti per l'acqua e tutti i cittadini che esso rappresenta (una vastissima coalizione sociale ha appena depositato tre quesiti referendari per l’acqua pubblica e ha lanciato l’avvio di una grande raccolta firme...)

Sono stati indettti 3 giorni di mailbombing (conclusi ieri) nei confronti dei rappresentanti dell'IDV.

Si chiede rispetto verso un percorso che tantissime donne e tantissimi uomini hanno costruito in questi anni in tutti i territori del Paese.
Si chiede di recedere immediatamente dal proposito annunciato e di incontrare il Comitato promotore dei quesiti depositati per collaborare alla comune battaglia.